A Guardia Sanframonti  la mostra con le macchine progettate dall’inventore ed il vino prodotto con l’antico metodo di Leonardo

 

 

Il vino di Leonardo Da Vinci arriva nella Capitale europea del Vino 2019, il prestigioso riconoscimento assegnato al territorio beneventano da Recevin, la rete delle 800 Città del Vino presenti in 11 Paesi europei.

Il distretto “Sannio Falanghina” celebra il genio dell’inventore toscano e la passione dell’enologo umbro Riccardo Cotarella, consulente della più grande cantina sannita e presidente dell’Associazione mondiale enologi, con un evento speciale organizzato domani dal Comune di Guardia Sanframondi (BN) e dall’Associazione “Il Genio di Leonardo” di Calcinaia (PI): “Due etruschi a Guardia: Il genio di Leonardo”.

Un incontro “di… vino”, dunque, considerato che l’unico bene che Leonardo decise di inserire nel testamento fu proprio la sua vigna a Milano, dove produceva dal 1498 la Malvasia aromatizzata di Candia, che anche a Guardia si produce da secoli ed è nota come “uva di Cerreto”. E non solo.

 

Il presidente dell’Associazione “Il Genio di Leonardo”, Antonio Capuano, consegnerà al sindaco di Guardia Sanframondi, Floriano Panza, una bottiglia di Chianti prodotta a Vinci con l’antico metodo utilizzato da Leonardo, siglando un importante gemellaggio con la Falanghina come riconoscimento della lunga tradizione vinicola del territorio apprezzata in tutto il mondo.

“Avendo vissuto da piccolo nelle campagne attorno a Vinci – spiega Donato Domenico Inglese, tutor didattico dell’evento – Leonardo osservò con attenzione e curiosità le tecniche di coltivazione. Da grande, divenne un buon degustatore di vino e non solo. Ideò nuove procedure per la coltivazione delle viti e la preparazione del vino, e dopo essersi trasferito a Milano nel 1495 per dipingere L’ultima cena, chiese in dono a Ludovico il Moro un terreno, come conferma la lettera di raccomandazioni inviata al suo fattore, dove coltivò un vigneto in cui produceva il suo vino. Ad ottobre, grazie ad alcuni ricercatori che hanno identificato il terreno e trovato le radici di quelle vetuste viti, facendole analizzare e ripiantare, quel vino tornerà in produzione”.

 

Le iniziative in programma a Guardia in occasione del 500esimo anniversario della morte di Leonardo, non finiscono qui. La suggestiva chiesa “Ave Gratia Plena” ospiterà da domani – sabato 4 maggio, ore 18 – e fino al 2 giugno la mostra “Leonardo da Vinci: la vita, le opere, i codici e le macchine”, presentata in Europa, USA, Cina ed Emirati Arabi. Un viaggio nel meraviglioso ed affascinante mondo di Leonardo alla scoperta del genio, nell’ambito della fitta trama di relazioni culturali e del contesto artistico che ha caratterizzato quel periodo storico.

L’esposizione, curata dagli architetti Carmine Faustino e Donato Domenico Inglese con il contributo del professore Ernesto Pengue, propone l’opera vinciana attraverso preziosi disegni e modelli funzionanti (macchine utilizzate per lavorare, per uso bellico, per la navigazione e per il volo), riproduzioni di quadri, conferenze didattiche sulla sua vita ed una minuziosa spiegazione di circa 50 modelli della collezione.

 

“La mostra didattica si basa su due momenti distinti ma concatenati nella tematica. In primis, proietteremo un video sulla vita e sulle opere del genio, raccontando aneddoti e curiosità, ed illustrando le opere pittoriche con fedelissime copie. Successivamente, mostreremo diverse macchine progettate da Leonardo e realizzate in scala da artigiani bresciani con legni antichi. Tra le numerose invenzioni – conclude Inglese – i visitatori potranno ammirare le copie dei disegni con i suoi studi di anatomia umana e, in anteprima, lo Strettoio per spremere uva ed olive. Una macchina azionata dal movimento circolare di cavalli ed asini, bilanciata da un contrappeso sull’estremità opposta”.

Una storia affascinante che da 500 anni è materia di grandi dibattiti scientifici, e che nel Sannio sarà arricchita da un ciclo di incontri tematici previsti nel mese di maggio. Protagonisti, tra gli altri, Giuseppe Festa, coordinatore scientifico dell’Associazione “Città del Vino”, e l’enologo Riccardo Cotarella con un originale fuori programma che coinvolgerà il monumentale organo del 1700 presente nella chiesa “Ave Gratia Plena”.