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Tribunali lumaca più decreti ingiuntivi e meno cause civili
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Tribunali lumaca più decreti ingiuntivi e meno cause civili
Napoli nord, nel settore civile oltre 2mila fascicoli in meno rispetto al 2019 E Santa Maria Capua Vetere procede a rilento con ben tre mesi di ritardo
Sistema Giustizia, il contagio Covid è durissimo quando il virus colpisce un organismo indebolito. Non fanno eccezione i due tribunali della nostra provincia.IL CASO SANTA MARIAMa proviamo a spiegarlo con un po’ di numeri, quelli forniti dal datawarehouse del Ministero della Giustizia, e concentriamoci su quelli più recenti, relativi ai procedimenti civili, aggiornati allo scorso 30 settembre. Partendo da Santa Maria Capua Vetere. Dove il tempo sembra procedere con tre mesi di ritardo. I numeri del contenzioso di fine settembre, infatti, sono gli stessi di inizio estate 2019. Al ruolo civile sono stati infatti iscritti 7174 fascicoli, 650 in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La gente ha meno voglia di fare cause, e quando può, rimanda. Meno fascicoli, più sentenze? Purtroppo no, perché la sospensione delle udienze ha determinato rinvii. Così nel palazzo di Giustizia sammaritano se ne contano quasi trecento in meno rispetto allo scorso anno: confrontando fine settembre siamo rispettivamente a 2225 contro 2500. Invariato invece il numero dei decreti ingiuntivi emessi (dove non c’è attività istruttoria ma semplice analisi della documentazione depositata), poco sopra quota 2200. Crollo del contenzioso alla sezione lavoro, dove il 30 settembre risultavano iscritti tremila fascicoli in meno: se ne contavano 5147, quota che nel 2019 era stata raggiunta già alla fine di maggio. Su questo dato incide in maniera significativa il blocco dei licenziamenti. E in questo caso la pausa forzata ha consentito di smaltire un po’ di arretrato, visto che le sentenze emesse, alla fine del terzo trimestre, hanno raggiunto quota 2465, ben ottocento in più rispetto al 2019.I FALLIMENTI IN MENODiminuiscono anche le nuove cause fallimentari: 138 contro le 214 dello scorso anno, mentre il numero di sentenze è rimasto stabile a quota 50. In drastica diminuzione anche i procedimenti di esecuzione mobiliare, scesi, nel raffronto fra il terzo trimestre, da 10.330 a 5.553: ossigeno per chi teme di vedere apposto il vincolo sul conto corrente o sullo stipendio, ma anche traguardo più lontano per chi invece deve recuperare un credito. In calo anche i pignoramenti immobiliari, scesi da 282 a 207.NAPOLI NORDUn quadro che trova conferma anche ad Aversa. Nel tribunale di Napoli Nord il contatore delle nuove iscrizioni civili a fine settembre era fermo al numero 8705, oltre duemila fascicoli in meno rispetto al 2019. In calo anche i decreti ingiuntivi emessi (3408 contro 4389) e le sentenze, che quest’anno non hanno ancora raggiunto quota duemila, laddove nel 2019 se ne contavano più di 2500. Anche al Castello Aragonese il contenzioso del lavoro vede un decremento di tremila fascicolo nel raffronto con il 2019: al 30 settembre se contavano infatti 10448 contro i 13315 dello scorso anno. Mille le sentenze in meno: 3181 contro 4136. Segno negativo anche nella sezione fallimentare: i nuovi fascicoli iscritti sono stati, al 30 settembre, 223 contro 334 dello scorso anno, mentre le sentenze sono state 55 contro 70. Rispetto a Santa Maria nel raffronto con lo scorso anno il calo nelle procedure esecutive è meno accentuato.