“De Luca usa il palco della Coldiretti per fare demagogia e continuare a fare disinformazioni usando, ancora una volta, argomenti irresponsabili in danno degli allevatori, dei cittadini e del territorio“, dichiara Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino. “Ancora una volta parla della penetrazione della Camorra fra gli allevatori ma, invece che andare dal magistrato come sarebbe suo dovere fare se avesse elementi, getta l’amo delle insinuazioni per coprire il fallimento dei Piani di eradicazione della BRC e della TBC che ha imposto agli allevatori ed al territorio.
Mente sapendo di mentire quando sostiene che suo obiettivo sarebbe quello di tutelare gli interessi dei cittadini che hanno sempre più chiara la realtà: negli anni della sua gestione, in quanto Assessore alla Salute della Regione Campania, la BRC e la TBC sono aumentate (dopo essere state risolte precedentemente), passando dall’1% a quasi il 20%. La verità è che il costo pagato dagli allevatori casertani con la chiusura del 40% delle stalle e il massacro degli animali non è servito a risolvere i problemi dei cittadini ma ad aggravarli esponendoli tutt’ora a rischi crescenti”.
Fabbris osserva: “se con questi argomenti demagogici e antiscientifici può ottenere il facile applauso interessato dei dirigenti locali delle Organizzazioni Professionali suoi sodali, sa bene che il suo smaccato tentativo di arruffianarsi i livelli di responsabilità nazionale hanno bisogno di ben altri argomenti. Come può un sindacato come la Coldiretti impegnato in una battaglia nazionale e internazionale per difendere il diritto dei consumatori a nutrirsi di carne genuinamente prodotta dall’allevamento invece che prodotta in laboratorio, rendersi complice del massacro degli allevatori e di animali innocenti pur essendo sani?”.
Per Fabbris “.. se era scontato il sostegno interessato da parte dei dirigenti locali delle Organizzazioni Professionali coinvolti direttamente nella gestione del disastro presenti all’incontro alle mistificazioni del Presidente della Regione , il dato che evidenzia l’isolamento della Regione Campania sono le assenze della giornata di ieri: non un solo dei rappresentanti di Governo Nazionale (che pure non hanno mai mancato di partecipare in gran numero ed al massimo livello alle altre iniziative di apertura dei villaggi Coldiretti) e, soprattutto, non c’erano i rappresentanti del Coordinamento Unitario in cui si riconoscono gli allevatori impegnati nella vertenza con cui il Presidente De Luca continua ad evitare accuratamente il confronto pur di non entrare nel merito delle domande imbarazzanti cui non può rispondere”.
Fabbris, infine, ringrazia per la chiarezza e la onestà delle posizioni, il Presidente della Confederazione Nazionale Artigiani (CNA) Nord Campania, Dott. Vincenzo Santo, che, intervenendo nella prima giornata di lavori della iniziativa Coldiretti, ha dichiarato: “….è preoccupante l’atteggiamento unilaterale di diverse istituzioni nei confronti degli allevatori bufalini impegnati da mesi in una battaglia a difesa del comparto. Come CNA Campania Nord abbiamo assunto una posizione chiara a loro sostegno: non è abbattendo in maniera indistinta i capi bufalini che si risolve il problema dell’eradicazione della brucellosi. Per poter ingaggiare una vera e propria lotta alla pirateria alimentare è necessario innanzitutto dare forza alle nostre eccellenze, evitando disastri come quello attuale con gli allevatori”.