sabato, 14 Dicembre 2024
Home Cronaca Abbandonò la madre per andare in vacanza: arrestata con l’accusa di omicidio....

Abbandonò la madre per andare in vacanza: arrestata con l’accusa di omicidio. “Stava progettando la fuga”

CRONACA NERA

Abbandonò la madre per andare in vacanza: arrestata con l’accusa di omicidio. “Stava progettando la fuga”

Abbandonò la madre per andare in vacanza: arrestata con l’accusa di omicidio. “Stava progettando la fuga”
 

È stata arrestata con l’accusa di omicidio volontario aggravato per aver lasciato a casa da sola la madre, Margherita Battazza di 84 anni, per andare in vacanza. I carabinieri della Compagnia di Monterotondo, in provincia di Roma, hanno arrestato Antonella Marrella, 49 anni, figlia convivente dell’anziana, a cui la madre non autosufficiente era affidata. La donna, ai domiciliari con l’accusa di abbandono di persona incapace che ha poi causato la morte della madre, è stata portata in carcere perché, per gli investigatori, stava progettando la fuga.

Lo scorso mese di giugno l’84enne fu ritrovata senza vita dai carabinieri che si erano recati nella casa di Montelibretti per notificare un atto di diversa natura alla 49enne. In casa, però, trovarono il cadavere di Battazza, morta di stenti, lasciata sola dalla figlia da diversi giorni, senza acqua né cibo. Le indagini avevano permesso ai Carabinieri di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti della figlia convivente, deputata alla cura dell’anziana, che invece di accudirla si era allontanata per trascorrere un periodo di vacanze in Abruzzo.

La Procura di Tivoli aveva emesso nei confronti dell’indagata un fermo ritenendola gravemente indiziata del reato di abbandono di persona incapace, condizione a seguito della quale l’anziana madre è deceduta. Le indagini condotte dai carabinieri hanno portato alla scoperta di alcuni appunti nei quali la 49enne faceva riferimento all’acquisto di un biglietto per allontanarsi e ad alcuni oggetti necessari a camuffare la propria identità. Elementi che hanno portato a scoprire l’intenzione della donna di fuggire, per sottrarsi al provvedimento degli arresti domiciliari ai quali era stata sottoposta.

=======================================================

Margherita Battazza, l’anziana invalida abbandonata e morta di stenti. Le bugie della figlia Antonella Marella: «Mamma è con la badante»

La 49enne oltre a occuparsi della madre non vedente e invalida, era impegnata anche coi due figli – avuti da due compagni diversi – entrambi disabili

Margherita, l'anziana invalida abbandonata e morta di stenti. Le bugie della figlia Antonella: «Mamma è con la badante»
di Karen Leonardi e Flaminia Savelli

Il posto in spiaggia al lido Felicioni prenotato per tutto il mese di giugno nello stabilimento a 200 metri dall’appartamento che aveva affittato. «Mia mamma è a casa con la badante», aveva raccontato ai vicini di ombrellone della spiaggia del Pineto dove Antonella Marrella, 49 anni ora agli arresti domiciliari per abbandono di incapace, stava trascorrendo le vacanze coi due figli, di otto e sedici anni. Una bugia: perché mentre Antonella era al mare coi figli l’anziana madre, Margherita Battazza di 84 anni, era rimasta in casa in via dei Salici a Montelibretti da sola senza cibo né acqua ed è morta di stenti. «Era sorridente, anche simpatica, aveva legato con altri turisti, molto indaffarata e impegnata coi due ragazzi. Era sempre al telefono» raccontano i clienti dello stabilimento che tra l’8 e il 12 giugno hanno incrociato la 49enne.

I figli disabili

Gli investigatori sono ancora impegnati a ricostruire la drammatica vicenda. Mentre si fanno più chiari i contorni della famiglia in cui si è consumato il dramma. La 49enne oltre a occuparsi della madre non vedente e invalida, era impegnata anche coi due figli – avuti da due compagni diversi – entrambi disabili. Secondo quanto ricostruito, la donna gestiva le diverse proprietà della famiglia che aveva ereditato alla morte del padre. E proprio dalla morte del padre la situazione sarebbe precipitata: dal 2018 erano stati affidati alla patria potestà del sindaco di Montelibretti dopo le ripetute segnalazioni e sopralluoghi della polizia locale e dei servizi sociali nell’appartamento in cui la donna con i figli e l’anziana madre vivevano dopo la morte del padre. Anche per questo per la donna era stata richiesta una perizia al Centro d’igiene mentale disposta nell’ambito di un procedimento a suo carico. Ma in quella struttura non si è mai presentata.

Le perizie

L’allarme nella casa di via Salici è scattato lo scorso 12 giugno quando i carabinieri di Montelibretti hanno trovato il corpo dell’anziana steso a terra.

Così sono scattate le indagini della compagnia di Monterotondo che hanno trovato la donna, insieme ai figli, nella casa in Abruzzo. La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo: lunedì è stata eseguita l’autopsia. I risultati dei test tossicologici sono attesi tra 30 giorni. L’indagata si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

«Era lucida e stravagante». Così i residenti del piccolo comune alle porte della Capitale raccontano Marrella sconvolti per quanto accaduto. «Era strana» azzarda uno dei vicini: «Si è presentata dai carabinieri dopo la morte della mamma in abiti da mare, pensando che la mamma fosse morta per una disgrazia. Pensava di essere stata chiamata per una formalità in caserma ed era intenzionata a tornare al mare». Ancora: «Aveva un buon rapporto con la madre – dice un vicino di casa- mai nessuna lite o cose particolari. La lasciava appena il tempo di fare la spesa. Non vedevo mai l’anziana, mentre avevo visto Antonella il 1 giugno alla stazione». Scossa anche l’amministrazione comunale: «Una tragedia che addolora l’intera comunità di Montelibretti – dichiara il vicesindaco del comune di Montelibretti, Giuseppe Gioia – e che ci impone silenzio e rispetto per l’84enne ritrovata morta nella sua abitazione. La signora, che a differenza dei due nipoti non era seguita dai servizi sociali del comune, era stata incontrata dall’assistente sociale poco tempo fa durante un sopralluogo ed era lucida. Pertanto non vi erano avvisaglie che potessero far presagire ciò che poi è accaduto. Tuttavia il comune – sottolinea Gioia- che dal 2018 segue i due bambini sui quali ha la patria podestà a seguito di un provvedimento del tribunale dei minori, ha assistito in maniera scrupolosa il loro percorso di vita, ponendo in essere tutte le azioni a tutela del loro stato psicofisico e avviando procedimenti relativi allo stato di salute mentale della madre».