Il presidente Gennaro Stanislao: ”Abbiamo lavorato per essere presenti sul territorio dando spazio e voce agli intellettuali della provincia con lo sguardo verso la nazione. Si è più sammaritani, casertani, campani quanto più si è italiani”.

Nozze d’argento con la cultura per Il Pilastro di Santa Maria Capua Vetere. Cuore pulsante di iniziative artistiche, letterarie, musicali, il centro culturale ha portato nell’antica Capua continuità di impegno accogliendo proposte, promuovendo eventi.

«Siamo nati spiega il presidente Gennaro Stanislao il 24 febbraio 1994. In un quarto di secolo siamo cresciuti in ambizione e impegno. Abbiamo lavorato per essere presenti sul territorio dando spazio e voce agli intellettuali della provincia con lo sguardo verso la nazione. Si è più sammaritani, casertani, campani quanto più si è italiani».

Dalle mostre d’arte ai convegni, dalle performance musicali ai dibattiti e agli incontri di lettura, in questi venticinque anni i membri de Il Pilastro hanno lavorato, convinti che la cultura fa la differenza, in positivo. Non hanno una quota annuale, non pagano e non si pagano per quello che fanno.

«I nostri soci continua Stanislao non sono paganti, ma pensanti. Ognuno dona tempo e idee, progettualità e disponibilità. Ci riteniamo una grande famiglia con la passione per il bello, per l’armonia, per la sapienza. Forse per questo ci vogliono bene e ci scelgono».

In sinergia con le istituzioni del territorio, il centro culturale Il Pilastro ha negli anni scritto pagine bellissime di partecipazione nei luoghi simbolo della città: dal teatro Garibaldi al Salone degli Specchi, agli spazi antichi della città restituiti alla pubblica fruizione come «Le Cappuccinelle», un tempo luogo di punizione poi divenuto luogo di cultura, educazione e formazione.

 Oggi, domenica 24 febbraio, alle 11, nella sede in via Roberto d’Angiò, un brindisi per festeggiare le venticinque candeline.

«Il nostro invito conclude il presidente è a quanti, in questo quarto di secolo, hanno vissuto con noi l’esperienza della conoscenza»