Il processo “Pélicot”

I fatti

  • Gisèle Pélicot era sposata con Dominique Pélicot, accusato di aver somministrato alla moglie dei sedativi (in particolare lorazepam) nel tempo per poi orchestrare e facilitare la sua violenza sessuale da parte di decine di uomini. Courrier international+3Wikipédia+3Le Monde.fr+3

  • I fatti si sarebbero svolti dal circa 2011 fino al 2020-21, in particolare nella zona di Mazan (dipartimento del Vaucluse, sud-Francia) e in altri luoghi. Wikipédia+2sites.uab.edu+2

  • Nel corso dell’inchiesta si sono emersi materiali digitali, filmati, fotografie e messaggistica in cui Dominique Pélicot invitava uomini a partecipare o facilitare le violenze. sites.uab.edu+1

  • I reati contestati ai partecipanti variano da stupro aggravato, violenze sessuali in riunione, somministrazione di sostanze, produzione/possesso di immagini a carattere pedopornografico o indecente. Wikipédia+1

Il processo e la condanna

  • Il processo principale si è svolto davanti alla Cour criminelle del Vaucluse, ad Avignone, dal 2 settembre al 19 dicembre 2024. Wikipédia+1

  • Dominique Pélicot è stato condannato a 20 anni di reclusione criminelle per il suo ruolo di capo e orchestratore. Public Sénat+2Le Monde.fr+2

  • Gli altri 50 circa imputati sono stati condannati a pene variabili per il loro coinvolgimento. Le Monde.fr+1

  • Il processo ha avuto forte eco mediatica e ha sollevato il dibattito pubblico in Francia sulla definizione legale di stupro e sul tema del consenso. sites.uab.edu

L’impatto

  • Il caso è diventato simbolico: Gisèle Pélicot ha rinunciato all’anonimato e si è fatta portavoce della lotta contro la violenza sessuale. Courrier international+1

  • Ha suscitato una forte pressione perché la legge francese – che fino a oggi definiva lo stupro in base alla presenza di “violence, contrainte, menace ou surprise” – venisse modificata per introdurre in modo esplicito il “consentimento”. Le Monde.fr+2The Guardian+2


La legge recentemente varata in Francia

Quale modificazione è stata approvata

  • Il Parlamento francese ha approvato una legge che ridefinisce lo stupro e l’aggressione sessuale come qualsiasi atto sessuale non consensuale. hrw.org+2rfi.fr+2

  • In particolare: l’art. 222-22 del codice penale verrà riscritto per dire che “un acte sexuel non consenti” costituisce aggressione sessuale, e l’art. 222-23 (che definisce lo stupro come atto di penetrazione) viene ampliato. Le Monde.fr+1

  • Si aggiungono due nuovi paragrafi che precisano:

    1. Il consenso è «libre et éclairé, spécifique, préalable et révocable» (libero e informato, specifico, previo e revocabile). Il silenzio o l’assenza di reazione non costituiscono automaticamente consenso. Le Monde.fr+1

    2. Viene ribadito che non c’è consenso se l’atto è compiuto con violenza, coercizione, minaccia o sorpresa, qualunque sia la loro natura. Le Monde.fr

Perché è significativo

  • Fino ad ora, la legge francese richiedeva la prova di violenza o incapacità della vittima (costrizione, minaccia, sorpresa) perché fosse riconosciuto lo stupro. Le Monde.fr+1

  • Con questa modifica, la mancanza di consenso diventa il criterio fondamentale: ciò allinea la Francia ad altri paesi europei che hanno già legislazioni basate sul consenso (cfr. Germania, Spagna, Paesi Bassi). TIME+1

  • È vista come una risposta diretta alle lacune emerse nel caso Pélicot — casi in cui la vittima era incapace di opporsi (sedata) o non era esplicitamente in condizione di dare/dimostrare il consenso. bisi.org.uk

Note operative / tempistiche

  • L’Assemblée Nationale e il Senato hanno approvato la legge: nel Senato la votazione è stata largamente favorevole. The Guardian

  • Il passaggio avviene in un momento di forte mobilitazione civica in Francia sulle tematiche di violenza di genere e diritti delle vittime.

  • Rimane da vedere come la giurisprudenza interpreterà questi nuovi criteri (ad esempio: cosa significa concretamente “consentire”, come si prova la mancanza di consenso, che valore assumono fattori come incapacità, soggiacimento, somministrazione di sostanze etc).


Perché questo cambia davvero le cose

  • Il nuovo impianto giuridico sposta il baricentro: non più solo “ha usato la forza o la minaccia?” ma “c’era consenso libero e informato?”. In questo senso, è un passo avanti rispetto alla legge precedente che definiva stupro solo in presenza di violenza, costrizione, minaccia o sorpresa. Le Monde.fr+1

  • Il caso Pélicot aveva mostrato come la legge vigente potesse lasciare zone grigie: vittime sedate, incapaci di opporsi o di manifestare rifiuto attivo, co-autori che sostenevano di “aver pensato che fosse consensuale”. bisi.org.uk+1

  • Con la legge, viene ricordato che il silenzio non è consenso — e che il consenso deve essere specifico, previo e può essere revocato. Questo fa emergere visibilmente la dimensione soggettiva e relazionale del consenso.


Qualche punto da monitorare

  • Come le procure e i tribunali francesi applicheranno concretamente la nozione di “consenso” nei processi: la prova della mancanza di consenso può essere complessa. Alcuni osservatori temono che questo rischio possa spostare l’onere della prova sulle vittime. TIME

  • I casi che coinvolgono sedazione chimica, incapacità o soggiacimento volontario vs involontario: la legge non abolisce immediatamente tutti i problemi, ma fornisce strumenti nuovi.

  • L’impatto sulla prevenzione, sulla formazione degli operatori (polizia, magistratura, operatori sociali) e sulla sensibilizzazione sociale: perché la legge sola non basta se rimangono pregiudizi culturali.

  • L’interazione con altri reati/figure: ad esempio l’abuso sessuale, la somministrazione di sostanze, la pornografia, l’organizzazione di violenze multiple in riunione come nel caso Pélicot.