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Il processo “Pélicot” e la nuova legge francese sulla violenza sessuale / di Ferdinando Terlizzi
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Il processo “Pélicot”
I fatti
Gisèle Pélicot era sposata con Dominique Pélicot, accusato di aver somministrato alla moglie dei sedativi (in particolare lorazepam) nel tempo per poi orchestrare e facilitare la sua violenza sessuale da parte di decine di uomini. Courrier international+3Wikipédia+3Le Monde.fr+3
I fatti si sarebbero svolti dal circa 2011 fino al 2020-21, in particolare nella zona di Mazan (dipartimento del Vaucluse, sud-Francia) e in altri luoghi. Wikipédia+2sites.uab.edu+2
Nel corso dell’inchiesta si sono emersi materiali digitali, filmati, fotografie e messaggistica in cui Dominique Pélicot invitava uomini a partecipare o facilitare le violenze. sites.uab.edu+1
I reati contestati ai partecipanti variano da stupro aggravato, violenze sessuali in riunione, somministrazione di sostanze, produzione/possesso di immagini a carattere pedopornografico o indecente. Wikipédia+1
Il processo e la condanna
Il processo principale si è svolto davanti alla Cour criminelle del Vaucluse, ad Avignone, dal 2 settembre al 19 dicembre 2024. Wikipédia+1
Dominique Pélicot è stato condannato a 20 anni di reclusione criminelle per il suo ruolo di capo e orchestratore. Public Sénat+2Le Monde.fr+2
Gli altri 50 circa imputati sono stati condannati a pene variabili per il loro coinvolgimento. Le Monde.fr+1
Il processo ha avuto forte eco mediatica e ha sollevato il dibattito pubblico in Francia sulla definizione legale di stupro e sul tema del consenso. sites.uab.edu
L’impatto
Il caso è diventato simbolico: Gisèle Pélicot ha rinunciato all’anonimato e si è fatta portavoce della lotta contro la violenza sessuale. Courrier international+1
Ha suscitato una forte pressione perché la legge francese – che fino a oggi definiva lo stupro in base alla presenza di “violence, contrainte, menace ou surprise” – venisse modificata per introdurre in modo esplicito il “consentimento”. Le Monde.fr+2The Guardian+2
La legge recentemente varata in Francia
Quale modificazione è stata approvata
Il Parlamento francese ha approvato una legge che ridefinisce lo stupro e l’aggressione sessuale come qualsiasi atto sessuale non consensuale. hrw.org+2rfi.fr+2
In particolare: l’art. 222-22 del codice penale verrà riscritto per dire che “un acte sexuel non consenti” costituisce aggressione sessuale, e l’art. 222-23 (che definisce lo stupro come atto di penetrazione) viene ampliato. Le Monde.fr+1
Si aggiungono due nuovi paragrafi che precisano:
Il consenso è «libre et éclairé, spécifique, préalable et révocable» (libero e informato, specifico, previo e revocabile). Il silenzio o l’assenza di reazione non costituiscono automaticamente consenso. Le Monde.fr+1
Viene ribadito che non c’è consenso se l’atto è compiuto con violenza, coercizione, minaccia o sorpresa, qualunque sia la loro natura. Le Monde.fr
Perché è significativo
Fino ad ora, la legge francese richiedeva la prova di violenza o incapacità della vittima (costrizione, minaccia, sorpresa) perché fosse riconosciuto lo stupro. Le Monde.fr+1
Con questa modifica, la mancanza di consenso diventa il criterio fondamentale: ciò allinea la Francia ad altri paesi europei che hanno già legislazioni basate sul consenso (cfr. Germania, Spagna, Paesi Bassi). TIME+1
È vista come una risposta diretta alle lacune emerse nel caso Pélicot — casi in cui la vittima era incapace di opporsi (sedata) o non era esplicitamente in condizione di dare/dimostrare il consenso. bisi.org.uk
Note operative / tempistiche
L’Assemblée Nationale e il Senato hanno approvato la legge: nel Senato la votazione è stata largamente favorevole. The Guardian
Il passaggio avviene in un momento di forte mobilitazione civica in Francia sulle tematiche di violenza di genere e diritti delle vittime.
Rimane da vedere come la giurisprudenza interpreterà questi nuovi criteri (ad esempio: cosa significa concretamente “consentire”, come si prova la mancanza di consenso, che valore assumono fattori come incapacità, soggiacimento, somministrazione di sostanze etc).
Perché questo cambia davvero le cose
Il nuovo impianto giuridico sposta il baricentro: non più solo “ha usato la forza o la minaccia?” ma “c’era consenso libero e informato?”. In questo senso, è un passo avanti rispetto alla legge precedente che definiva stupro solo in presenza di violenza, costrizione, minaccia o sorpresa. Le Monde.fr+1
Il caso Pélicot aveva mostrato come la legge vigente potesse lasciare zone grigie: vittime sedate, incapaci di opporsi o di manifestare rifiuto attivo, co-autori che sostenevano di “aver pensato che fosse consensuale”. bisi.org.uk+1
Con la legge, viene ricordato che il silenzio non è consenso — e che il consenso deve essere specifico, previo e può essere revocato. Questo fa emergere visibilmente la dimensione soggettiva e relazionale del consenso.
Qualche punto da monitorare
Come le procure e i tribunali francesi applicheranno concretamente la nozione di “consenso” nei processi: la prova della mancanza di consenso può essere complessa. Alcuni osservatori temono che questo rischio possa spostare l’onere della prova sulle vittime. TIME
I casi che coinvolgono sedazione chimica, incapacità o soggiacimento volontario vs involontario: la legge non abolisce immediatamente tutti i problemi, ma fornisce strumenti nuovi.
L’impatto sulla prevenzione, sulla formazione degli operatori (polizia, magistratura, operatori sociali) e sulla sensibilizzazione sociale: perché la legge sola non basta se rimangono pregiudizi culturali.
L’interazione con altri reati/figure: ad esempio l’abuso sessuale, la somministrazione di sostanze, la pornografia, l’organizzazione di violenze multiple in riunione come nel caso Pélicot.