“Quella notte del ’68”: la svolta sul bambino che vide tutto e la serie Netflix che riapre le ferite di Ferdinando Terlizzi (*)
Firenze, 22 agosto 1968 – Scopeti, 8 settembre 1985. Diciassette anni, otto duplici omicidi, una sola pistola (Beretta .22 con munizioni Winchester marcate “H”), nessun colpevole “definitivo”. L’uscita della miniserie Il Mostro di Stefano Sollima (quattro episodi dal 22 ottobre 2025 su Netflix) riaccende i riflettori su un caso che continua a produrre verità parziali e nuove domande. E proprio “quella notte del 1968”, quando un bambino scampò alla mattanza, oggi torna centrale: un accertamento genetico della Procura di Firenze ha stabilito che il padre biologico di Natalino Mele non era Stefano Mele, ma Giovanni Vinci, figura finora ai margini delle inchieste sulla cosiddetta “pista sarda”. Una novità che, a quasi 60 anni di distanza, sposta i pesi delle relazioni intorno alla prima scena del crimine e riapre interrogativi sul perché quel bambino fu risparmiato. Corriere Fiorentino+3ANSA.it+3la Repubblica+3
La serie: quattro episodi per “tornare alle origini”
Netflix annuncia una miniserie in 4 episodi diretta da Stefano Sollima (creata con Leonardo Fasoli), in streaming dal 22 ottobre 2025, presentata fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. Produzione The Apartment (Fremantle) e AlterEgo. Nel cast, tra gli altri: Marco Bullitta, Valentino Mannias, Francesca Olia, Liliana Bottone, Giacomo Fadda, Antonio Tintis, Giordano Mannu. L’operazione editoriale – legata ai 10 anni di Netflix Italia – promette un racconto non assertivo ma “aperto”, che mette a fuoco anche il “peccato originale” delle prime indagini. La Biennale di Venezia+3Netflix+3ANSA.it+3
Notte tra il 21 e il 22 agosto 1968, Signa – via di Castelletti
Vittime: Barbara Locci (31), Antonio Lo Bianco (29). Presente sull’auto: Natalino Mele (6 anni), che viene ritrovato vivo a oltre 2 km di distanza presso un casolare, episodio mai chiarito nelle dinamiche (scarpe/salvaguardia del tragitto; versione del bambino e pressioni degli inquirenti; la celebre “campanella troppo alta”). Stefano Mele, marito di Locci, verrà condannato in via definitiva nel 1973 per il duplice omicidio; nel 1982 il ritrovamento in fascicolo di bossoli/proiettili compatibili collegherà retrospettivamente questo delitto alla serie del Mostro. Mostro di Firenze – Monster of Florence+1
La svolta del 2025: il padre di Natalino è Giovanni Vinci
Un test del DNA disposto dalla Procura di Firenze (pm Ornella Galeotti e Beatrice Giunti) ha stabilito che il padre naturale di Natalino è Giovanni Vinci, fratello maggiore di Francesco e Salvatore, attori già transitati (e poi usciti) nelle indagini anni ’80 sulla pista sarda. La notizia, rilanciata da La Nazione e confermata da ANSA, Repubblica Firenze e Sky TG24, riporta in primo piano la rete sarda attorno a Locci e Mele, nonché la domanda-chiave: l’assassino del ’68 sapeva chi fosse il padre del bambino? Se sì, il “risparmio” del piccolo – e il suo accompagnamento al casolare – assume un valore diverso, capace di ridisegnare le motivazioni e le possibili complicità di quella notte. Sky TG24+3La Nazione+3ANSA.it+3
Cronologia ragionata dei delitti (1974–1985)
Costanti di serie: coppie appartate; finesettimana o prefestivo; pistola Beretta .22 + arma bianca; escissioni su vittime femminili in più episodi; bossoli Winchester “H”. Wikipedia
-
14 settembre 1974 – Rabatta/Sagginale (Borgo San Lorenzo).
Stefania Pettini (18) e Pasquale Gentilcore (19). Ferimenti a colpi di pistola; accanimento con arma bianca e inserzione di tralcio di vite: la “firma” sadica entra in scena. Wikipedia -
6/7 giugno 1981 – Mosciano di Scandicci.
Carmela De Nuccio (21) e Giovanni Foggi (30). Primo del 1981: escissione del pube; serie più “tecnica” (vetri e traiettorie). Wikipedia+2Mostro di Firenze – Monster of Florence+2 -
22 ottobre 1981 – Travalle, Calenzano.
Susanna Cambi (24) e Stefano Baldi (26). Quarto delitto della serie ’74–’85; modalità coerenti con l’arma e il pattern. (Alcune cronache indicano 22–23 ottobre per l’arco notturno). Wikipedia+1 -
19 giugno 1982 – Baccaiano (Montespertoli).
Antonella Migliorini (19) e Paolo Mainardi (22). Mainardi è ancora vivo quando viene soccorso, ma morirà poco dopo: episodio “imperfetto” che lascia per la prima (e unica) volta un superstite temporaneo. Wikipedia -
9 settembre 1983 – Giogoli (Galluzzo).
Jens-Uwe Rüsch (24) e Horst Wilhelm Meyer (24), due studenti tedeschi su un Volkswagen: il killer spara attraverso il furgone. Ipotesi che potessero essere stati scambiati per una coppia; nessuna escissione. Wikipedia+1 -
29 luglio 1984 – Vicchio.
Pia Gilda Rontini (18) e Claudio Stefanacci (21). Escissioni più marcate (pube e seno sinistro); conferma dei bossoli “H”. Caso simbolo dell’acme maniacale. Wikipedia+1 -
8 settembre 1985 – Scopeti (San Casciano Val di Pesa).
Nadine Mauriot (36) e Jean-Michel Kraveichvili (25), campeggiatori francesi. Dopo l’omicidio, una busta anonima con un lembo di seno di Mauriot raggiunge la Procura: sfida finale del Mostro. È l’ultimo delitto noto. Wikipedia
Indagini, piste e processi
-
Pista sarda (1968–anni ’80): dal ’68 Stefano Mele accusa e poi ritratta su vari sardi (fratelli Vinci, Mele, Mucciarini). Nel 1982 la “prova balistica” (bossoli/proiettili identici alla serie) nel fascicolo 1968 riaccende il nesso. La svolta DNA 2025 – Natalino è figlio di Giovanni Vinci – riporta la pista al centro. Wikipedia+1
-
Pietro Pacciani: arrestato 1993; ergastolo in primo grado (1° novembre 1994); assoluzione in appello (13 febbraio 1996); annullamento della Cassazione e ordine di nuovo appello (12 dicembre 1996); morte il 22 febbraio 1998 prima del nuovo giudizio. Processo segnato da indizi, critiche all’impianto accusatorio e “ipotesi di gruppo”. UPI+1
-
“Compagni di merende” (Mario Vanni, Giancarlo Lotti): condannati (in via definitiva 2000) per quattro duplici omicidi (1982–1985). Arma mai trovata; assenza di prove biologiche sulle scene. Vanni morirà nel 2009 proclamandosi innocente. Wikipedia+1
-
Profili e consulenze: perizie criminologiche italiane e un profilo FBI 1989 delineano un autore locale, destrimano, feticista, intelligenza nella norma/superiore, con ritualità e escalation. (Indicazioni utili ma non risolutive). Wikipedia
“Quella notte del ’68”: cosa cambia davvero con il DNA
-
Relazioni e movente. Che Giovanni Vinci sia il padre di Natalino collega biologicamente la famiglia Vinci alla scena madre del 1968. Se l’assassino sapesse questa circostanza, il mancato omicidio del bambino smette di essere un “capriccio” del male e diventa atto significativo (protezione? messaggio?). la Repubblica
-
Lacrune storiche. Giovanni Vinci non fu mai indagato a fondo sul 1968: “una grave lacuna investigativa” che le pm Galeotti e Giunti dicono di voler colmare. La Nazione+1
-
Pista sarda ricalibrata. La paternità biologica rafforza la lettura “sarda” alla fonte (e non solo come coda post-1982), spingendo a rivalutare disponibilità dell’arma, reti di complicità, moventi extramanicali (gelosie, faide, denaro). Corriere Fiorentino
Ma attenzione: non è la “pistola fumante” che chiude il caso. La Beretta .22 non è mai stata recuperata, i feticci asportati non sono stati ritrovati; il Mostro resta giudiziariamente senza volto unico. Wikipedia
Domande aperte (oggi più di ieri)
-
Perché Natalino fu risparmiato e accompagnato al casolare? Da chi? (La dinamica fisica del tragitto resta controversa). Wikipedia
-
Il killer del 1968 coincide con quello del 1974–1985, oppure il ’68 è un “prequel” paraseri ale legato a storie sarde e arma in comune? Wikipedia
-
Mandanti/commissioni: le ipotesi “di gruppo” o “su commissione” non hanno trovato un ancoraggio probatorio definitivo. Wikipedia
Perché la serie Netflix arriva adesso (e perché conta)
La miniserie Il Mostro debutta in un momento investigativamente sensibile: la novità genetica del 2025 riattiva archivi, memorie e responsabilità. Sollima sceglie di “tornare alle origini” mettendo il 1968 al centro – proprio là dove, per decenni, si è forse sottovalutato un tassello familiare cruciale. È un’operazione narrativa che non risolve, ma ordina: e oggi, per capire il Mostro, serve prima di tutto rimettere a posto i legami. ANSA.it+1
Fonti principali (selezione essenziale)
-
Svolta DNA su Natalino Mele / Pista sarda: La Nazione; ANSA; Repubblica Firenze; Sky TG24; Corriere Fiorentino. Corriere Fiorentino+4La Nazione+4ANSA.it+4
-
Cronologia e costanti di serie: voce Mostro di Firenze (it-wiki) e dossier storici (Il Post). Wikipedia+1
-
Dettagli episodio 1968 (Signa): archivio specializzato mostrodifirenze.com. Mostro di Firenze – Monster of Florence
-
Episodi 1974–1985: it-wiki; mostrodifirenze.com; articoli di ricostruzione locale. Wikipedia+5Wikipedia+5Mostro di Firenze – Monster of Florence+5
-
Pacciani / processi: cronache giudiziarie internazionali (UPI), sintesi enciclopediche. UPI+1
-
La serie Netflix (data, formato, presentazione Venezia): newsroom Netflix; ANSA; Biennale Cinema; stampa di settore. Netflix+2ANSA.it+2


-
(*) Non tutti sanno che io all’epoca ero direttore della rivista a tiratura nazionale *Detctive&Crime*, fondata dal criminologo Carmelo Lavorino ed insieme all’avvocato Nino Marazzita e al critico Vittorio Sgarbi facevamo parte del pool che affiancava la difesa di Pietro PACCIANI, condannato e assolto quale presunto mostro di Firenze.










