(*) Il premio Pulitzer è un premio statunitense, considerato come la più prestigiosa onorificenza nazionale per i campi del giornalismo, dell’arte e della letteratura. Il premio venne istituito da Joseph Pulitzer ed è gestito dalla Columbia University di New York.

Mario De Michele, il giornalista direttore di un sito web con sede a Cesa, finito in carcere due giorni fa con l’accusa di estorsione aggravata ai danni dell’ex sindaco di Orta di Atella, Angelo Brancaccio ha risposto con decisione ieri alle domande del giudice del tribunale di Napoli Nord, motivando la sua difesa.

L’interrogatorio di rito per l’udienza di convalida dell’arresto si è svolto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove, alla presenza dell’avvocato Mario Griffo, il gip del Tribunale di Napoli Nord Donata Di Sarno ha rivolto alcune domande a De Michele che ha preferito rispondere senza sottrarsi alle domande. Il gip ha comunque convalidato l’arresto ritenendolo regolare sulla base delle accuse della Procura normanna di Aversa il cui titolare è il sostituto procuratore Maria Carmen Quaranta. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia per la convalida dell’arresto, De Michele ha dunque respinto ogni addebito, spiegando che la somma di cinquemila euro ricevuta in contanti non era frutto di una richiesta estorsiva, ma il corrispettivo di una prestazione pubblicitaria regolarmente svolta per promuovere piscine e impianti riconducibili all’ex primo cittadino. Una prassi, ha sottolineato, consolidata da anni in quanto da svariati anni il suo sito “CampaniaNotizie” poi denominato “Italianotize.online” ospiterebbe articoli redazionali e spazi promozionali.

Il gip ha tuttavia convalidato l’arresto, ritenendo fondato quanto riportato nella denuncia presentata da Brancaccio che peraltro era risalente allo scorso aprile. In quella denuncia si fa riferimento anche a presunte rivelazioni compromettenti, tra cui conversazioni private e in particolare una presunta “liaison” che riguarderebbe lo stesso ex sindaco. Sul sito diretto da De Michele, sospeso dall’albo per la seconda volta, sono presenti circa un centinaio di articoli che riguardano Angelo Brancaccio, alcuni dei quali anche inerenti alla sfera familiare dell’ex sindaco.
Un livello di esposizione mediatica che forse potrebbe aver contribuito a inasprire i rapporti tra i due, e che ora è oggetto di valutazione da parte dell’autorità giudiziaria. Ma i contorni della vicenda sono ancora tinti di giallo perchè potrebbe essersi inasprito un rapporto che risale a una decina di anni fa: va detto che durante l’interrogatorio, De Michele ha spiegato di aver visto l’ex sindaco anche alcune settimane prima della dazione di danaro nonostante la denuncia sia stata presentata lo scorso aprile.
Resta però il nodo della modalità del pagamento: nessun bonifico, solo contanti. Una circostanza che il giudice potrebbe aver valutato come anomala in un presunto rapporto commerciale.
Intanto l’avvocato Griffo, ha annunciato di aver già depositato istanza di riesame per chiedere la revoca della misura cautelare. De Michele è reduce di una condanna per aver simulato intimidazioni armate. In passato ci fu un altro sindaco a denunciare De Michele, il primo cittadino di Parete, Gino Pellegrino, che parlò di estorsione a mezzo stampa dopo aver interrotto alcune promozioni sul sito. Denuncia però archiviata.