A cura di Lara Crinò, 5 maggio 2024
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Indovina chi viene all’Arena
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Quello che vi aspetta oggi in edicola con Repubblica è un numero speciale di Robinson, dedicato al nuovo libro di Colleen Hoover, Heart Bones, che vi proponiamo in un’edizione da collezione, e agli appuntamenti in programma (dal 9 al 13 maggio) al Salone del Libro di Torino all’Arena Robinson Repubblica, tra letteratura, attualità, musica. Vi raccontiamo, in una serie di ritratti d’autore, alcuni dei grandi ospiti che saranno al nostro stand: dai premi Nobel Abdulrazak Gurnah e Orhan Pamuk ai noiristi James Ellroy, Don Winslow, Joël Dicker, a David Nicholls, maestro della love story. E non solo: a Claudia Morgoglione Jeff Kinney, autore cult della Schiappa, che torna nel nostro Paese e all’Arena Robinson, spiega perché l’Italia ha un posto speciale nel suo cuore, mentre Zerocalcare anticipa a Luca Valtorta in una lunga intervista i temi del nuovo graphic novel che presenterà ai nostri lettori a Torino (e disegna per noi uno speciale Robinsondillo: per scoprire com’è, sfogliate Robinson!).
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Ecco a voi Hoover la Regina
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La copertina di Heart Bones di Colleen Hoover: l’edizione speciale di Robinson è in edicola a euro 14,90 con Repubblica e Robinson
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È il simbolo del Booktok. È il più grande fenomeno editoriale degli ultimi anni. Colleen Hoover ha venduto 30 milioni di copie nel mondo e per avere un’idea della sua fama basta dire che le sue lettrici si sono ribattezzate CoHorts. Ed è per questo che dopo La canzone di Achille e Circe di Madeline Miller, e dopo l’antologia poetica Amarti come ti amo, il nuovo libro di Robinson – scelto insieme al nostro comitato editoriale di booktoker – è un titolo di Hoover finora inedito in Italia: Heart Bones (traduzione Roberta Zuppet, pagg. 352, euro 14,90, in edicola con Repubblica e Robinson). Il volume, realizzato con Sperling & Kupfer, la casa editrice di Hoover, è davvero un’edizione da collezione. Intanto per il formato: tascabile, come gli altri libri di Robinson, e con copertina morbida, perfetta per la borsa e lo zaino. Poi per la quarta di copertina, con una dedica speciale alle lettrici e ai lettori di Robinson scritta dalla stressa Hoover, e infine per la prefazione e la postfazione, firmate da due scrittrici: Stefania S, autrice della serie Love me love me e Rita Nardi, scrittrice, booktoker e volto di @robinsontok. Di cosa parla Heart Bones? Ce lo svela la stessa Hoover sulla copertina del nostro supplemento, mentre nelle pagine seguenti i booktoker ci raccontano perché questa autrice di storie d’amore disturbanti e complesse ha conquistato la Gen Z.
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Venite con noi all’Arena Robinson Repubblica (Salone del Libro di Torino )
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Vi aspettiamo al Salone del Libro di Torino dal 9 al 13 maggio. Lo stand dell’Arena Robinson Repubblica, che quest’anno raddoppia gli spazi, è al Padiglione 3 (R102, S101). Qui potete leggere il programma degli incontri giorno per giorno. Sul palco principale, come ogni anno, si alterneranno i grandi nomi della letteratura e dell’attualità, oltre alle firme di Repubblica e nel retropalco ci saranno due nuovi spazi: l’area TikTok, dove le nostre booktoker racconteranno l’Arena sui social e soprattutto il Salotto del Libro: uno spazio per le interviste con i grandi autori e le grandi autrici che saranno a Torino. Infine, un’altra novità: la nostra libreria, dove troverete in vendita i titoli della biblioteca di Repubblica, tra saggistica, narrativa e illustrati. E per chi non può essere a Torino, lanciamo in questi giorni il sito di ecommerce Repubblica Bookshop per acquistarli online. Basta digitare, dal 9 maggio: repubblicabookshop.it.
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Due opere di Cindy Sherman nella Sala delle Vedute dell’Appartamento settecentesco di Palazzo Barberini
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Effetto notte (a cura di Massimliano Gioni e Flaminia Gennari Santori) è la mostra allestita al Palazzo Barberini di Roma: 150 opere sinteticamente ascrivibili al “nuovo realismo americano”, provenienti dalla collezione di Aïshti Foundation, nata 25 anni fa per iniziativa dell’imprenditore libanese Tony Salamé e della moglie Elham, dialogano con gli spazi seicenteschi del igran teatro della meraviglia allestito dalla famiglia di papa Urbano VIII nel diciassettesimo secolo. Ed è un piccolo miracolo: non solo perché dipinti, sculture e video hanno percorso un complicato viaggio da Beirut, mentre il mondo è in fiamme. Ma anche perché, come ci racconta nelle pagine dell’Arte Dario Pappalardo, tutte insieme tessono un racconto che si intreccia perfettamente con la macchina barocca, dove si incontrano Caravaggio e le architetture di Borromini, i colori di Guercino e quelli di Guido Reni.
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Quella del Pianeta delle scimmie è una saga che ha saputo reinventarsi come poche. Il prototipo era un film sessantottino, non solo per la data di uscita. Il regista, Franklin J. Schaffner usò il romanzo di Pierre Boulle per affrontare i temi della lotta di classe, incarnando in Charlton Heston l’arroganza autodistruttiva dell’uomo. L’intera serie cinematografica (ma anche i libri, fumetti, videogiochi) – lunga 55 anni – è stata resa possibile dalla grandezza di quel primo film. Poi ci furono i sequel, una serie, la rilettura minore firmata da Tim Burton. Nel 2011 s’avvia la trilogia, cupa e compassionevole, firmata da Rupert Wyatt e poi da Matt Reeves. Il regno delle scimmie, in sala l’8 maggio con Disney, è al tempo stesso un quarto capitolo e l’inizio di una nuova trilogia. A dirigerlo è stato chiamato Wes Ball, che nelle pagine degli Spettacoli racconta ad Arianna Finos la sua versione.
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Il pensiero non si censura, dice l’artista e scrittore cinese Ai Weiwei in un lungo messaggio agli organizzatori del Premio Terzani di Udine che gli hanno assegnato una menzione speciale per il suo ultimo memoir e per l’impegno di una vita contro ogni forma di repressione. Annarita Briganti anticipa il contenuto del messaggio nelle nostre pagine Festival dedicate proprio alla rassegna letteraria vicino/lontano che ospita la consegna dei premi intitolati a Tiziano Terzani, del quale ricorre il ventennale della morte. Dedichiamo un focus a una nuova rassegna che le Marche dedicano al mito di Federico II di Svevia, re di Sicilia e duca di Svevia, con la partecipazione di storici e medievisti; scrive per noi Fulvio Delle Donne, curatore scientifico del festival marchigiano. Poi, come sempre, una carrellata di appuntamenti in giro per tutta l’Italia.
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Marco Santambrogio in un disegno di Riccardo Mannelli
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Dopo la pensione, il filosofo Marco Santambrogio ha coronato il sogno di iscriversi all’Accademia di Brera e di dedicarsi alla pittura. Nel frattempo ha pubblicato un libro, Filosofia e storia, in cui si scaglia contro lo storicismo, e continua i suoi studi sul matematico Gottlob Frege. Santabrogio è il protagonista dello Straparlando di questa settimana; nel suo colloquio con Antonio Gnoli ricorda l’amico Umberto Eco e dice: “Il gesto del dipingere mi provoca una felicità immersiva. Scrivere di logica mi trasmette invece una felicità intensiva”.
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