Possiamo definire la Pasticceria come un’arte culinaria a tutti gli effetti.

Negli ultimi anni, ha subito un’evoluzione continua, con l’introduzione di nuovi ingredienti e tecniche di preparazione sempre più sofisticate fino a diventare un’attività moderna.

Oggi siamo da Emilio il Pasticciere a Casal di Principe rinomata pasticceria nel casertano che da più di 40 anni delizia il palato e nobilita il territorio.

Nicola Goglia, figlio d’arte, specializzato in pasticceria moderna, ha abbracciato nuove tecniche, materie prime locali e stili di presentazione con l’obiettivo di creare dolci che siano non solo deliziosi, ma anche curati e attraenti visivamente.

Definisce il suo stile artigianale “minimal”. Si dimostra un vero maestro nell’arte dell’equilibrio fra tradizione e contemporaneità riuscendo a navigare tra i due mondi con umiltà e studio.

Cresciuto nel laboratorio di famiglia, ha portato avanti le solide basi tramandate da papà Emilio, combinandole con nuove tecniche apprese attraverso formazioni specializzate.

Oltre ad essere membro di APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), ha ottenuto riconoscimenti imprenditoriali e premi internazionali insieme a suo padre, Emilio. L’azienda si distingue per la qualità degli ingredienti e la produzione artigianale dei dolci, tra cui il celebre Roccobabà che ha conquistato il favore della clientela e dello stilista Rocco Barocco.

Il laboratorio di Emilio il Pasticciere, partner di marchi rinomati, impiega un team solido per garantire prodotti di alta qualità e varietà, dall’arte dello zucchero artistico alla pralineria (cioccolato Valrhona), dal gelato ai lievitati e dai dolci tradizionali alle torte moderne.

Uno dei dolci simbolo della Pasqua nonché il preferito del maestro Goglia è la Pastiera che propone in due versioni, la classica come tradizione vuole, ed una in chiave contemporanea.

La versione classica: guscio di frolla ripieno di crema di grano, ricotta e canditi; mentre la versione moderna prevede una frolla alle mandorle, crema all’arancia, pandispagna, ganache all’arancia, mousse di pastiera e glassa al cioccolato bianco.

“Non potevo accettare che la Pastiera un dolce simbolo, non fosse apprezzata da tutti per via dei canditi e ho voluto sdoganare questo concetto”… Ci ha dichiarato nel nostro breve ma cordiale incontro.

di Vincenzo Carbone