Santa Maria Capua Vetere – Nel corso della prima assise del rinnovato Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Santa Maria Capua Vetere, l’avvocatessa Angela Del Vecchio è stata eletta come era nelle previsioni – presidente dell’organismo forense della città del foro. Del Vecchio, prima donna a ricoprire l’incarico, sarà affiancata dal vice presidente Antonio Mirra; dal segretario Paolo Falco e dal tesoriere, Laura Catalioti. Il Consiglio è formato dalle 14 toghe della compagine «Dignità Forense» e dai 7 avvocati di «Avvocatura Libera e Indipendente», guidata dall’avvocato in opposizione Francesco Buco. Nel Consiglio, oltre la presidente Del Vecchio e ai componenti del direttivo Mirra, Falco e Catalioti, siedono anche gli avvocati Bruno Amirante, Gianmarco Carozza, Maria Conforti, Marisa De Quattro, Crescenzo Di Tommaso, Tiziana Ferrara, Marco Gentile, Loredana Palumbo, Claudio Petrella e Antonio Spallieri (tutti di Dignità Forense) e gli avvocati Francesco Buco, Luciana Basilica, Fiorentina Orefice, Patrizia Barbato, Maria Celeste Cafaro, Pietro Piccirillo e Maria Orlando, questi ultimi di «Avvocatura Libera e Indipendente». Buona affermazione, quale primo dei non eletti, dell’avvocato penalista Angelo Reccia che ha ottenuto 488 voti rispetto ai 490 del consigliere Orlando della stessa lista entrato in assise.ASTENSIONE VOTO E RICORSI. L’esecutivo del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati è stato eletto senza l’appoggio della minoranza, ovvero i 7 consiglieri eletti nella lista «Avvocatura Libera e Indipendente» guidata dall’avvocato Buco i quali, pur dando atto «coerentemente ai principi liberali che hanno animato l’azione e il pensiero della compagine da loro rappresentata, del risultato conseguito dalla lista avversaria Dignità Forense», si sono astenuti dalla votazione che ha decretato il nuovo direttivo dell’organismo forense.

Il neo consigliere avvocato Buco, dopo questa premessa, non ha mancato di evidenziare all’intera assise che in funzione dell’esclusione, su decisione della commissione elettorale, di due dei candidati della lista, precisamente Mario Palmirani e Antonio Miraglia, sussistevano motivi di opportunità che li hanno indotti ad astenersi sulla nomina dell’intero direttivo (Presidente, vice Presidente, Segretario e Tesoriere) da eleggere nella prima seduta consiliare dell’Ordine dopo la proclamazione avvenuta il 4 febbraio 2023. L’avvocato Buco ha tenuto a precisare che in ogni caso, dopo le attente valutazioni, saranno duri censori su eventuali attività del consiglio che non porteranno benefici all’avvocatura ma i primi ad approvare tutte quelle iniziative che l’organismo forense avvierà a favore della classe forense.IL CASO. Annunciata anche una possibile impugnazione della proclamazione degli eletti. Intanto, un precedente ricorso firmato dall’ex presidente Elio Sticco contro la delibera che ha sancito le elezioni, è stato dichiarato inammissibile dal Tar e verrà ripresentato al Cnf. Le elezioni tenutesi dal 30 gennaio al 4 febbraio scorsi, hanno visto al voto 2.186 toghe (su circa 3500 iscritti), l’avvocatessa Angela Del Vecchio ha ottenuto 1479 preferenze mentre l’avvocato Francesco Buco della lista di opposizione ha ottenuto 806 voti rappresentando poco più di un terzo in Consiglio.