Oggi, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli Nord, i militari  del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta, unitamente ai militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla PG., emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord nei confronti di un soggetto che, nell’ambito dell’attività agricola di fatto esercitata, in data 23 ottobre u.s., aveva appiccato fuoco ad un consistente cumulo di rifiuti, anche di tipo pericoloso, sversati illecitamente in una traversa rurale della Strada Vicinale Piro del Comune di Casaluce.

 

L’indagine, svolta dai militari forestali e diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, si inserisce in una più ampia attività investigativa relativa all’attività di abbandono e abbruciamento di rifiuti nell’area della c.d. “Terra dei Fuochi”.

In particolare, il predetto personale, alla via Vicinale Piro del Comune di Casaluce, aveva riscontrato, su un sito di circa 50 mq, una cospicua presenza di rifiuti abbandonati e già parzialmente combusti, presumibilmente derivanti dalle c.d. attività di “svuota cantine”.

La zona, pertanto, veniva sottoposta a mirati servizi di osservazione, anche attraverso l’utilizzo. di sistemi di foto/video ripresa, essendo altamente verosimile l’imminente smaltimento mediante illecita combustione in considerazione sia delle dimensioni e sia della tipologia dei rifiuti presenti, costituiti, peraltro, da pneumatici fuori uso, residui in plastica e cartone derivanti dall’attività di coltivazione dei campi agricoli circostanti, guaine bituminose, anche con segni di pregressi abbruciamenti, plastiche ed imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose.

Nel corso di un servizio mirato, in data 24 ottobre 2022, una pattuglia del NIPAAF di Caserta verificava che una parte del cumulo dei rifiuti presenti nella suddetta zona era stato dato alle fiamme.

L’estrapolazione delle immagini consentiva al predetto personale di ricostruire i fatti oggetto di indagine che si erano consumati in data 23 ottobre 2022 tra le ore 07:55 e le ore 08:04. In particolare, si accertava che un uomo in prossimità di un cumulo di rifiuti abbandonati :a bordo strada, dopo aver spostato dei rifiuti, aveva appiccato il fuoco alimentando le fiamme, dapprima con l’ausilio di un accelerante benzina od altro liquido infiammabile contenuto in una tanica; successivamente, con dei pezzi di polistirolo raccolti in loco.

Il fuoco si sprigionava repentinamente dal rifiuto costituito dall’imballaggio in legno e successivamente divampava sul cumulo di rifiuti circostanti, generando una densa coltre di fumo nero Le successive e celeri indagini permettevano di rintracciare il soggetto ripreso dalle telecamere, peraltro compiutamente identificato nei campi agricoli vicini al luogo del rogo, nonché il veicolo dallo stesso utilizzato per raggiungere Parcale.

A completare il grave quadro indiziano la circostanza che, nel corso della identificazione, avvenuta proprio sul predetto terreno condotto di fatto dall’indagato, i militari forestali notavano che l’uomo indossava i medesimi indumenti ritratti nel sistema di captazione video il giorno del rogo di rifiuti.

Le circostanze emergenti dal  compendio investigativo, sonò state tali, dunque, da descrivere un serio quadro indiziario nei confronti dell’incendiario, rendendo evidente la sussistenza del fatto sotto il profilo oggettivo, in quanto l’uomo veniva scorto nel mentre appiccava un incendio di diversi rifiuti abbandonati in una strada interpoderale situata nel territorio di Casaluce, fatta oggetto di numerosi  ripetuti sversarmenti di rifiuti.

Il giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) ha ritenuto che, nel caso di specie, è emerso nei confronti dell’indagato, un concreto pericolo di reiterazione di delitti della stessa specie, tenuto conto della circostanza in gran parte dei rifiuti abbandonati nel cumulo dato in fiamme fossero riconducibili all’attività agricola condotta dall’indagato, come emerge dalla relazione ARPAC- Dipartimento territoriale di Caserta, a seguito di specifico sopralluogo in loco.

Per tali ragioni, all’indagato, un uomo di anni 58, originario di Aversa, e stata applicata la misura cautela dell’obbligo quotidiano di presentazione alla P.G.