I ragazzacci di via Po: ricordi preziosi di una vita passata a L’Espresso. I soprannomi, l’ironia, le partite a scacchi. Le barzellette di Umberto Eco, le visite di Cicciolina, i dibattiti con Moravia. E gli aneddoti tra giornalisti. Come quando Agnelli si lamentò di un articolo. E il direttore de La Stampa dell’epoca Giulio De Benedetti rispose secco: «Avvocato, lei pensi a fare bene le sue automobili. Io penso a fare bene il “suo” giornale»