Il Parco Regionale del Matese presenta “Lo zingarello della transumanza”. A Palazzo Ranieri il libro e il cortometraggio

Venerdì 24 settembre alle 17.30, presso Palazzo Ranieri a San Potito Sannitico (Ce), il Parco regionale del Matese, in collaborazione con il Piccolo museo Occhi a candela di Frosolone (Is) presenta “Lo zingarello della transumanza”, la novella della scrittrice e giornalista, firma del Mattino, Roberta Muzio.

Vincitrice del Premio letterario nazionale Festival dell’Erranza 2020 di Piedimonte Matese, la storia di un bambino con la sua famiglia nomade lungo i tratturi tra la Puglia e il Matese, è basata su un fatto realmente accaduto. Una vicenda tramandata attraverso la memoria orale trascritta in un libro, edito da Lampo, che costituisce il primo numero della collana “I quaderni per il tè del pomeriggio” di Occhi a candela, ovvero la saga dei Pental, la storia di una famiglia italiana tra ‘800 e ‘900 uscita dalla penna dell’autrice e già disponibile in due volumi pubblicati nel 2019 e nel 2020.

Il quaderno “Lo zingarello della transumanza” ricalca i canoni delle piccole pubblicazioni dell’Ottocento ed è arricchito da foto d’epoca, dai disegni dell’autrice e da antiche ricette delle nonne.

In occasione della presentazione presso la sede del Parco regionale del Matese sarà proiettato anche l’omonimo cortometraggio del quale Muzio ha curato la regia. Hanno collaborato alla realizzazione: l’attore Vittorio Del Cioppo, voce narrante, gli interpreti Silvio Prezioso, Nicola Fraraccio, Antonella Muzio, Carmine Tedeschi, Gianna de Marinis, il piccolo Claudio Meffe nel ruolo dello zingarello Salvatore; Pino Santagata ha curato il montaggio.

Dopo i saluti del presidente del Parco, Vincenzo Girfatti, dialogherà con l’autrice la giornalista Adele Consola. Le musiche saranno eseguite dal fisarmonicista Michelangelo Vallillo.

“Siamo lieti di ospitare quest’evento, – ha precisato il presidente del Parco Regionale del Matese Vincenzo Girfatti – soprattutto perché il Matese è legato indissolubilmente alla pastorizia. Grazie a chi continua a mantenere viva la fiama delle nostre radici”.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Piccolo museo Occhi a candela, uno spazio etnografico ispirato alle storie raccontate nei libri di Roberta Muzio e che ha sede nel centro storico di Frosolone, in provincia di Isernia. Nella località molisana, estrema propaggine del massiccio del Matese, viene ancora praticata la transumanza e lì sono state girate molte scene del cortometraggio.