Per gli ‘ermellini’, se il giudice decide la condanna alla reclusione scartando quella che deve essere la prima opzione, ossia la pena pecuniaria, allora ha «l’obbligo di indicare le ragioni che lo inducano ad infliggere la pena detentiva».

La sede della Corte di Cassazione (Foto: Sergio D’Afflitto via commons.wikimedia.org)

In attesa che il Parlamento, entro giugno, metta mano alla riforma della diffamazione a mezzo stampa come sollecitato dalla Consulta con l’ordinanza 132 del 2020 e seguendo i principi fissati dalla Corte di Strasburgo per cui il carcere deve essere limitato ai casi “connotati da eccezionale gravità”, per “istigazione alla violenza” o diffusione di “messaggi di odio”, ad avviso della Cassazione è necessaria una riflessione anche sulla «diffamazione in genere, anche quella non effettuata a mezzo stampa» e già adesso per chi scrive su siti o blog non deve scattare la reclusione ma si deve applicare la pena pecuniaria.

Per gli ‘ermellini’ il diritto all’informazione dei cittadini è «assicurato dal pluralismo delle fonti informative» – tra le quali rientrano anche le pubblicazioni sul web – nella cornice del più generale diritto alla libertà di stampa quale «irrinunciabile presidio per l’attuazione di un sistema democratico». Per questi motivi, la Cassazione – sentenza 13060 depositata oggi, 7 aprile 2021, e relativa all’udienza del 25 gennaio – ha stabilito che nel caso in cui il giudice decida di condannare per diffamazione al carcere, anche con la formula della pena sospesa, il direttore di una testata online scartando quella che deve essere la prima opzione, ossia la pena pecuniaria, allora ha «l’obbligo di indicare le ragioni che lo inducano ad infliggere la pena detentiva». In proposito, la Suprema Corte avverte che «la scelta di applicare la pena detentiva deve essere, quanto meno, esteriorizzata nelle sue direttrici portanti che ne consentano di apprezzare la ragionevolezza».

Nel caso specifico che ha portato all’affermazione di questi principi, la Quinta sezione penale ha annullato con rinvio alla Corte di Appello di Catanzaro la condanna a sei mesi di reclusione inflitti senza spiegare il mancato ricorso alla pena pecuniaria nei confronti del giornalista e blogger Gabriele Carchidi.

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Mercoledì, 7 aprile 2021
Libertà di informazione
Cronisti intercettati, il “caso Trapani” all’attenzione del Consiglio d’Europa
Efj e Ifj hanno creato un alert sulla piattaforma per la protezione del giornalismo denunciando quanto riportato dalla stampa italiana in merito alla vicenda che ha visto protagonisti la giornalista Nancy Porsia, la sua legale, Alessandra Ballerini, e diversi altri cronisti.
Sentenze
Diffamazione, la Cassazione: «Evitare il carcere anche a chi scrive su siti o blog»
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Associazioni
Giovinazzo, sindaco contro giornalisti. Assostampa e Odg Puglia: «Inaccettabile»
Tommaso De Palma ha attaccato la stampa dopo la pubblicazione di stralci di un verbale di interrogatorio in cui un collaboratore di giustizia rivelava il sostegno elettorale da parte di organizzazioni criminali ad alcuni politici locali. Martellotta e Ricci: «Spiace iscriverlo nella lista di quegli amministratori che minacciano la libertà di stampa non sopportando le notizie “scomode”».
Premi e concorsi
Nasce il premio giornalistico “Madonie e Himera”
Promosso dall’associazione culturale Parnassius d’intesa con l’Ente Parco delle Madonie, il concorso ha lo scopo di incentivare il giornalismo e la promozione del territorio in provincia di Palermo. Candidature entro il 10 luglio, entro settembre la premiazione. Il bando e tutte le informazioni utili.
Lavoro autonomo
“Precariometro”, il link per partecipare alla rilevazione della Clan-Fnsi
«Un sondaggio sulle condizioni di lavoro nel mondo dell’informazione per contrastare la narrazione degli editori secondo cui il precariato non esiste. E, se il collega lo vuole, potremo intervenire a sua tutela», spiega Mattia Motta, presidente della Commissione lavoro autonomo. Lorusso: «Migliaia di cronisti precari lavorano in condizioni non diverse da quelle dei rider. Serve una presa di coscienza da parte del governo e della politica».
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