GIOVEDì 25 MARZO 2021

Clamoroso

Per l’Associazione nazionale avvocati divorzisti le richieste di separazione sarebbero aumentate del 50% rispetto al 2019 [Massi, Mess].

In prima pagina

• Marta Novello si è risvegliata dal coma farmacologico. Ha chiesto: «Cos’è successo?». Ancora non si capisce cosa abbia spinto il 15enne a prenderla a coltellate

• Il Canale di Suez è bloccato da una gigantesca nave portacontainer finita di traverso per il forte vento. Centinaia di navi sono rimaste bloccate

• Ad Anagni i carabinieri hanno trovato 29 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca

• Berlusconi è stato ricoverato da lunedì a ieri pomeriggio. L’ha fatto sapere il suo avvocato durante il processo Ruby Ter a Milano

• Ieri ci sono stati altri 460 morti, +52 ricoverati, +42 in terapia intensiva. In Italia il tasso di positività risale al 5,8%. Le persone vaccinate (due dosi) sono 2.657.587 (4,46% della popolazione)

• Angela Merkel si è rimangiata la decisione di chiudere tutto a Pasqua: «Colpa mia, chiedo scusa». In Brasile 3.251 morti per Covid in un solo giorno, mai così tanti. Scoperta una nuova variante in India

• Il Papa taglia gli stipendi a cardinali, superiori e religiosi

• Pd, la resa di Marcucci: «Chiedo che capogruppo a Palazzo Madama sia Simona Malpezzi»

• È stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Davide Rossi, il dirigente del Monte dei Paschi di Siena volato giù dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013

• La Cassazione conferma la condanna a dodici anni di Luca Traini per la tentata strage di Macerata: «Ci fu odio razziale»

• La Corea del Nord ha effettuato i primi test missilistici da quando Joe Biden è presidente

• La Virginia ha abolito la pena di morte: è il primo stato nel Sud degli Stati Uniti a farlo

• In Myanmar i militari hanno ucciso una bambina di sette anni che era in braccio al padre

• Secondo la Corte suprema del Brasile il giudice che condannò l’ex presidente Lula non era imparziale

• Oggi da Fukushima parte la torcia olimpica. 10 mila tedofori la porteranno in tutto il Giappone. I Giochi iniziano il 23 luglio

• Oggi è anche il Dantedì, il viaggio all’Inferno essendo idealmente iniziato il 25 marzo 1301

[Tutta la Pagina Zero è dedicata a Dante. Vedi anche la sezione Oggi]

• Da ieri è possibile comprare una Tesla con Bitcoin

• Sotheby’s vende all’asta la casa appartenuta a Giolitti. Si parte da 680 mila euro

• È morto l’attore George Segal, candidato agli Oscar per Chi ha paura di Virginia Woolf? Aveva 87 anni

• La Fifa ha dato altri sei anni e otto mesi di squalifica a Blatter

• Beppe Iachini tornerà sulla panchina della Fiorentina al posto di Prandelli

Titoli

Corriere della Sera: Regioni, l’affondo di Draghi

la Repubblica: Vaccini, Draghi spinge la Ue: più contratti con Big Pharma

La Stampa: Dosi nascoste, bufera su AstraZeneca

Il Sole 24 Ore: Giorgetti: «Rete unica, basta stallo / Ora una decisione in tempi brevi»

Avvenire: «Trascurati gli anziani»

Il Messaggero: «Caos regioni, anziani trascurati»

Il Giornale: Draghi alza la voce

Leggo: Lockdown, e l’Italia ingrassa

Qn: Ci vaccineranno fino a mezzanotte

Il Fatto: A furia di accelerare Draghi s’è ingrippato

Libero: Produciamo vaccini e li vendiamo ad altri

La Verità: La Ue perde la faccia e rischia di farci perdere pure i vaccini

Il Mattino: «Vaccini, anziani trascurati»

il Quotidiano del Sud: Riconciliazione nazionale

il manifesto: DisAstra

Domani: La negoziatrice Ue sui vaccini nasconde gli incontri con le lobby

C’era una volta

Dieci anni fa

Sabato 26 marzo 2011. Siria. Ancora manifestazioni a Dar’a, i partecipanti al funerale delle vittime dei giorni precedenti danno alle fiamme la sede locale del partito Ba’th e manifestazioni si svolgono anche a Latakia, dove il giorno successivo si apprende che almeno 12 persone (secondo l’opposizione 20), tra cui una decina di militari, rimangono uccise negli scontri.

Madoff dei Parioli. Raffaella Raspi, direttrice del Egp Italia, cerca di minimizzare il suo ruolo davanti alla giudice Simonetta D’Alessandro «La maggior parte dei clienti è stata remunerata sia nel capitale che negli interessi, a volte con cifre esageratamente più alte del capitale iniziale… Moltissimi mi hanno detto di aver guadagnato cifre iperboliche».

Muore a Milano il critico Franco Quadri. Direttore della casa editrice Ubulibri, ha fondato il premio Ubu. Scriveva per numerose riviste e per Repubblica. Dal 1979 ha curato il Patalogo, annuario del teatro italiano. Dal 1983 al 1986 diresse la Biennale di Venezia. Ha tradotto testi di Samuel Beckett, Copi, Genet, Lepage, Lagarce, Bond.

Venti anni fa

Lunedì 26 marzo 2001. L’accusa, adesso, è di omicidio colposo plurimo. È questo il reato ipotizzato nella nuova inchiesta aperta contro Radio Vaticana. L’elettrosmog generato dall’emittente metterebbe in pericolo la vita dei bambini che vivono vicino ai tralicci: nei centri a nord di Roma il rischio di ammalarsi di leucemia infantile sarebbe fino sei volte maggiore rispetto alla capitale. Il dato è contenuto nel rapporto dell’Agenzia di sanità pubblica del Lazio, che ha contato quanti bimbi hanno contratto il tumore, tra l’87 e il ‘99, in una fascia da zero a dieci chilometri dalle antenne (Cesano,, Olgiata, La Storta, Osteria Nuova, Anguillara, Formello e Santa Maria di Galeria, dove si trovano gli impianti) [CdS].

Mina torna a farsi vedere. Il portale Wind, propone per la prima volta le riprese di alcune sue sedute di registrazione. «Dopo 23 lunghi anni Mina, la grande Mina, è riapparsa in video, si è rivelata. Solo per pochi secondi, sufficienti tuttavia a mostrare quanto il mito non sia svigorito. Mentre la lunga treccia ramata le cascava sulla schiena, l’ex Tigre di Cremona si mostrava in gran forma, tirata a lucido, splendente, ben lontana da quelle foto rubate che la ritraevano matronale e intristita nell’esilio volontario. Eccola in uno studio di registrazione mentre prova una canzone di Alex Britti [Oggi sono io, ndc], seguita maternamente dal figlio, dagli orchestrali e da un’attenta regia che le accorda brio. Purtroppo i miracoli televisivi hanno i loro limiti, anche di sostanza. Dopo 23 lunghi anni di assenza era il caso che riapparisse? Mina è ricomparsa per la pubblicità, l’unico settore ormai autorizzato a operare nel campo dei prodigi» [Grasso, CdS].

Giovanni Paolo II nomina il George Pell ottavo Arcivescovo metropolita di Sydney.

Venticinque anni fa

Martedì 26 marzo 1996. Ferito dalla condanna per «concorso in mafia» Giacomo Mancini fa sapere che voterà per Vittorio Sgarbi.

Trenta anni fa

Martedì 26 marzo 1991. Sophia Loren riceve il Premio Oscar alla carriera. Trionfatore della serata è il western Balla coi lupi, diretto, prodotto e interpretato da Kevin Costner, vincitore di 7 premi Oscar.

Quaranta anni fa

Giovedì 26 marzo 1981. Sandro Pertini è arrivato in Messico. «È la prima volta che il presidente della Repubblica transvola l’Atlantico. E non fa fatica ad ammetterlo. “Proprio cosi — mi ha detto Pertini durante il volo sul DC – . Tanto per cominciare, non sono mal stato negli Stati Uniti. Ora, però, devo restituire la visita ufficiale che Carter mi fece in Italia nello scorso giugno, ed io tengo molto ad andarci. Sarò molto contento di parlare con Reagan» [CdS].

«Licio Gelli, capo della loggia massonica P 2, ha querelato per diffamazione aggravata il direttore del Tg2, Ugo Zatterin. Nei giorni scorsi la rete due aveva mandato In onda un servizio sul caso Sindona e, In particolare, sulla perquisizione della villa di Gelli ad Arezzo. Nel filmato si affermava che durante l’operazione, compiuta dalla Finanza su ordine della magistratura milanese, erano stati rinvenuti documenti Importanti sul crack Sindona e anche la lista dei 500 esportatori di capitali all’estero. Licio Gelli ritenendo offesa la sua onorabilità aveva subito annunciato il ricorso alla magistratura e Ieri ha incaricato l’avvocato Elio Vaccari di presentare querela alla procura della Repubblica» [CdS].

Minacciato di morte, Gabriel García Márquez ha trovalo dapprima rifugio insieme alla moglie, Mercedes Barellili, nella residenza dell’ambasciatore messicano di Bogotà e poi nella serata di ha lasciato la Colombia per Città di Messico, sotto la protezione di diplomatici di questo Paese. Mercoledì sera il celebre autore di Cent’anni di solitudine, che ha 53 anni e risiedeva nella capitale colombiana da alcuni anni, aveva chiesto asilo nella sede diplomatica per sfuggire a uno di quei tristemente famosi gruppi di estrema destra che imperversano un po’ in tutta l’America Latina: gli «escuadrones de la muerte» [CdS].

Cinquanta anni fa

Venerdì 26 marzo 1971. Colloqui politici per Tito a Roma. Con Saragat ha parlato di Medio Oriente, rapporti Est-Ovest, sicurezza europea. Non sono però stati discussi i problemi di frontiera. Il ministro del Lavoro Donat Cattin ha scongiurato un incidente diplomatico quando i cento camerieri del Grand Hotel Excelsior, dove si è svolto il ricevimento offerto dal Maresciallo in onore del presidente Saragat, hanno minacciato lo sciopero per una vertenza sindacale. «Così la serata al Grand Hotel ha chiuso in bellezza la seconda giornata di quello che i giornali jugoslavi hanno definito “un viaggio cordiale e fortunato” […]. In pratica Tito non si è fermato mai, sfoggiando la sua sorprendente vitalità. Non fuma quasi più, si muove con una solenne lentezza che potrebbe significare una saggia economia di sforzi, ma è presente senza segni di stanchezza e impazienza a tutti gli impegni. All’affollatissimo ricevimento molti invitati gli si accalcavano intorno per salutarlo e anche studiarlo da vicino. In compagnia di Saragat, Tito ha gironzolato fin oltre la mezzanotte, accettando con calma maestosa l’omaggio di signore e ministri. Il viso e appesantito dal tempo, meno giovanile che in fotografia o in televisione: ma appare il solo segno evidente di un’età molto avanzata c delle fatiche del suo ruolo di Presidente viaggiatore» [Sta].

Scoppia la guerra di liberazione del Bangladesh. «La guerra civile è esplosa con inaudita violenza fra i due tronconi, orientale e occidentale, della federazione pachistana, separati dall’India e distanti fra loro quasi duemila chilometri. Il comunicato trasmesso questa sera da una radio clandestina situata nel territorio orientale afferma che lo sceicco Mujibur Rahman, capo del partito popolare della regione, “ha proclamato i settantacinque milioni di abitanti del Pakistan orientale cittadini dello Stato indipendente e sovrano del Bengala Desh”» [CdS].

Bombe sulla linea ferroviaria Trieste-Venezia.

Alessandro Floris viene ucciso, durante una rapina, dal componente del gruppo di estrema sinistra XXII ottobre Mario Rossi.

«Io non lo sapevo, ma entravo in scena per primo: la vittima numero uno delle Br prima ancora che fossero le Br, a Genova. Si chiamava, la banda, XXII Ottobre, quasi la caricatura di un gruppo terroristico. Avevano necessità di soldi, e dovevano fare una rapina. Io ero un fattorino dell’Istituto autonomo case popolari. Il capo della banda, Mario Rossi, il nome più banale d’Italia, e il suo complice Augusto Viel volevano rubarmi la valigetta con i soldi degli stipendi del mese. Solo che dopo lo scippo io ho inseguito i rapinatori, il motore della loro Lambretta si è inceppato. Ero lì per acciuffarli. Allora Rossi ha impugnato la sua Smith & Wesson, una calibro 38, e mi ha ucciso» (Alessandro Floris, fattorino portavalori. 26 marzo 1971) [Giacomo Di Girolamo, Dormono sulla collina].

Ottanta anni fa

Mercoledì 26 marzo 1941. In Jugoslavia si allarga a macchia d’olio la protesta per l’adesione del paese al Patto Tripartito, che coinvolge sindacati, contadini, Chiesa ed esercito. Mentre scendono dal treno che li riporta da Vienna a Belgrado, il ministro degli Esteri Markoviče il presidente del Consiglio dei ministri Cvetkovič vengono arrestati: il reggente Paolo è consegnato nel suo palazzo [Salmaggi e Pallavisini].

Da Londra Leopold Stennett Amery, ministro per l’india e la Birmania, lancia un appello ai serbi affinché non consentano a nessuno di ridurli “ancora una volta al rango di razza sottomessa” [Salmaggi e Pallavisini].

«Buoni consigli. Abbiate cura della maschera antigas, tenetela in luogo asciutto, esercitatevi a indossarla. Vi sarà utile» [annuncio pubblicato sulla Gazzetta di Parma il 26 marzo 1941, raccolto da Indro Montanelli in Compro dentiere usate].

Cento anni fa

Sabato 26 marzo 1921. Lo sciopero dei braccianti socialisti e il comizio dell’onorevole Domenico Majolo vengono impediti dai fascisti, che presidiano militarmente la cittadina agli ordini di Caradonna. Ucciso nelle campagne di Cerignola (Fg), durante una sparatoria contro i familiari di un agricoltore recatisi al lavoro durante lo sciopero, il dodicenne Giuseppe Specchio [Franzinelli1].

Centoventi anni fa

Martedì 26 marzo 1901. Alla Camera si discute un progetto di legge contro la malaria. Scrive il Corriere: «Sono 11.947 le morti in un anno per febbri e cachessia da malaria registrate dall’ultimo annuario statistico: cifra, che persiste e si ripete ogni anno».

Centoquaranta anni fa

Sabato 26 marzo 1881. Muore a Bologna il marchese Gioachino Napoleone Pepoli nipote, per parte della madre Letizia, del Re Murat, uomo di Stato, pubblicista e autore drammatico. Nel 1859 capo del Governo Provvisorio a Bologna, poi ministro delle Finanze del Governo dell’Emilia; indi Commissario generale dell’ Umbria; nel 1862 ministro d’Agricoltura e Commercio ; nel 1863 ministro plenipotenziario a Pietroburgo; nel 1864 negoziò a Parigi la Convenzione di Settembre. Senatore dal 12 marzo 1868 (n. a Bologna il 10 ottobre 1825).

Centocinquanta anni fa

Domenica 26 marzo 1871. A Parigi si svolgono le elezioni per la Comune.

Due giorni dopo è proclamata la Comune, diretta da un’assemblea di 90 membri espressione di quei comitati popolari che precedentemente avevano organizzato la difesa di Parigi dai prussiani.

Per R. D. è istituito presso la Scuola di Botanica dell’Università di Pavia un laboratorio di botanica crittogamica per lo studio delle malattie delle piante e degli animali prodotte da crittogame parassite (Comandini).

Centosessanta anni fa

Martedì 26 marzo 1861. A Torino alla Camera sulla questione romana parlano Pepoli, Boncompagni, Torelli (difendendo il recente opuscolo di d’Azeglio), Giuseppe Ferrari, Greco, Petruccelli della Gattina. Boncompagni propone ordine del giorno confidando che «assicurata la dignità, il decoro, l’indipendenza del Pontefice e la libertà della Chiesa, abbia luogo di concerto con la Francia, l’applicazione del principio di non-intervento, e che Roma, acclamata capitale dall’opinione nazionale, sia resa all’Italia» (Comandini).

Parte da Torino per Parigi Guglielmo Stefani per andare a stabilire a Parigi, Londra, Berlino, etc. le larghe basi per il servizio telegrafico della sua Agenzia Stefani (Comandini).

Centottanta anni fa

Venerdì 26 marzo 1841. Il presidente Harrison ha un brutto raffreddore. I medici sono convinti che abbia preso freddo durante la cerimonia di insediamento.

Centonovanta anni fa

Sabato 26 marzo 1831. Dura battaglia nella notte a Rimini tra i soldati del generale Zucchi e quelli del generale Mengen. Giuseppe Mazzini in Une nuit de Rimini en 1831: «Era la notte del 26 marzo. Una notte bella, quieta, serena; la luna illuminava col suo dolce chiarore la campagna di Rimini …. Ma vi erano là, sotto quel cielo puro e sereno, su quella terra fertile e ridente, degli uomini … Era uno spettacolo terribile: moschetti spezzati, sciabole il cui taglio era smussato a forza di colpire, tronconi di spade, crani fessi, cadaveri sparsi. Eravi un vessillo tricolore; la luna vi batteva in pieno e vi si sarebbe potuto leggere queste due parole: Indipendenza Italiana! Era un vessillo annerito dal fumo, traforato dalle pallottole, come una vecchia bandiera di Austerlitz; eppure non era un mese che la giovinetta che l’aveva ricamato lo dette con l’ultimo bacio al giovane studente bolognese; il braccio che l’aveva sostenuto eravi attaccato; la morte aveva potuto agghiacciarlo, ma non farglielo abbandonare; si era irrigidito contro la morte e il brando austriaco non aveva potuto che separarlo dal tronco».

Dopo la battaglia di Rimini le truppe italiane riescono a proseguire indisturbate la ritirata verso Pesaro e Fano. Zucchi vuole raggiungere Fano per unirsi con le truppe improvvisate del generale Giuseppe Sercognani, per poi insieme muovere su Roma.

Il Presidente del Governo da comunicazione ai popoli delle province insorte della stipulata convenzione con il seguente manifesto: «Un principio proclamato da una grande nazione, la quale aveva solennemente assicurato che non ne avrebbe permessa la violazione per parte di alcuna potenza dell’Europa, e le dichiarazioni di garanzia date da un ministro di quella nazione ci indussero ad assecondare il movimento dei popoli di queste province. Tutte le nostre forze furono dirette al non facile mantenimento dell’ordine in mezzo alle agitazioni di una insurrezione, ed avemmo la compiacenza al nostro cuore gratissima di vedere la rivoluzione compiersi con la quiete propria di un governo costituito e senza lo spargimento di una goccia di sangue. Ora la violazione di quel principio, consentita dalla nazione che lo aveva garantito, la impossibilità di resistere con successo ad una grande potenza, che ha già con le armi occupata una parte delle province, e il desiderio nostro di risparmiare le stragi e i disordini, ci hanno consigliato, per causa della salute pubblica, che pure è legge suprema di ogni Stato, di entrare in trattative con S. E. R.».

Duecento anni fa

Lunedì 26 marzo 1821. Il generale Pietro Colletta spegne l’ultimo focolaio insurrezionale a Messina.