Per visualizzare nel browser clicca qui
il Fatto Quotidiano
21 Marzo 2021
Oggi in Edicola
Annunci

Figliuolo, assembramenti di “chi passa” e non vaccini

Il caos del generale, molte Asl implorano: “Venite solo se convocati”. Cremona, per errore tecnico chiamati 80 su 600

di Vincenzo Bisbiglia e Andrea Sparaciari

L'editoriale di Marco Travaglio

Dragon Ball

Problema: il Governo dei Migliori riesce a resuscitare i No Vax dall’agonia, a infilare nel Cts un esperto un po’ meno autorevole del Divino Otelma e a impiegare un mese per fotocopiare il dl Ristori-5, chiamarlo Sostegni-1 e aggiungerci un condono che non porta un euro allo Stato, anzi ci costa 200 milioni, ma fa […]

Prima Pagina
Covid-19 – La terza ondata

Classifica delle dosi: le Regioni lumaca sono tutte di destra

Impegni – L’obiettivo del governo è ora arrivare all’80% di italiani vaccinati entro fine settembre. Uno studio a Wuhan su Lancet: “Gli anticorpi durano 9 mesi”

di Alessandro Mantovani

L’ammucchiata – Dl Sostegni

Il governo dei “vedremo”: Draghi deve ancora “fare”

Fact checking – Il rebus vaccini e la questione AstraZeneca, gli stanziamenti e il debito pubblico, i licenziamenti

di Salvatore Cannavò

Passi falsi – Primo mese senza gloria

Flop, gaffe e rinvii: i peggiori del governo

Ma dai! L’avvocato di B. discute di intercettazioni, la didattica in presenza è scomparsa, sull’ambiente tutto tace e il sottosegretario grillino ripulisce i propri social

Il decreto

Giorgini & Salvetti. Nuova faida leghista sul condono in Cdm

Lo scontro – “Me ne vado e chiariamo…”

di Giacomo Salvini

Sul filo del rasoio

Guerra di nervi all’Ilva: i Mittal vogliono i soldi, Draghi aspetta

Taranto – La multinazionale: “Fermiamo gli impianti”. Poi ci ripensa. Il nodo: Invitalia non ha versato i 400 milioni dell’accordo di dicembre

di Marco Palombi

Il colloquio – Il finanziere Francesco Carluccio

“Quel giorno che salvai gli elenchi P2 dall’oblio”

“Se avessi sigillato tutto, avrebbero fatto sparire gli elenchi della P2!”

di Stefania Limiti

L’intervista

“Rifare l’arena del Colosseo oscurerebbe i sotterranei”

Rossella Rea – L’ultima direttrice dell’anfiteatro è scettica sul progetto voluto dal ministero: “Così si impedisce la vista d’insieme e dall’alto”

di Sergio Rinaldi Tufi

In Primo Piano
La quinta colonna

Caduto Conte, Marcucci apre a 4 renziani le porte del Pd

Il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci non ha alcuna intenzione di lasciare la sua poltrona e rimettere il mandato nelle mani del neo-segretario Enrico Letta, come si sarebbero aspettati dal Nazareno. Non una mossa obbligatoria ma sarebbe stato un beau geste, come quello di Brando Benifei al Parlamento Ue, dopo l’elezione del nuovo segretario. […]

Astrazeneca

Ecco chi rinuncia: dal 30% del Friuli allo zero del Lazio

Sui social – Crescono le adesioni ai gruppi no vax

di Giacomo Salvini

Tutela della salute

Cibi adulterati, riecco le sanzioni: “Sventato il blitz”

Il mistero – Tre ministeri coinvolti: di chi è stata la manina?

di Gianfranco Amendola e Patrizia De Rubertis

224mila gli ‘economici’

Vietato licenziare, però si licenzia: i disciplinari +21%

Finora era solo un sospetto, ma adesso trova conferma nei dati Inps: nella seconda parte del 2020, in pieno divieto di licenziamenti economici, sono aumentati – e non di poco – quelli per motivi disciplinari. Nel terzo trimestre gli allontanamenti per “giusta causa” sono saliti del 21,5%, passando dai 32.344 del 2019 ai 39.307 del […]

di Roberto Rotunno

Turchia

Erdogan, nuovi attacchi ai diritti: dalle donne a Gezi Park

Sono scese in piazza in migliaia le donne turche ieri per protestare contro la decisione di Recep Tayyip Erdogan di ritirarsi dalla Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne sottoscritta da 31 Paesi nel 2011. Quelle più numerose sono state le manifestazioni di Kadikoy, roccaforte laica sulla sponda asiatica di Istanbul, dove si sono […]

L’intervista

“A 50 anni suonati mi sento una vera scappata di casa con un carciofo in testa”

Lucrezia Lante della Rovere – L’attrice è ora protagonista di un monologo su “Tutta scena”

di Alessandro Ferrucci

I Commenti

La torcida dei giornali: “Da lui parole di verità”

di Marco Franchi

Il fiore della principessa, il villano, il brigante, il lupo. E il dubbio finale

di Daniele Luttazzi

Antonio Padellaro

Roth e il politicamente corretto

di Antonio Padellaro

Per disiscriverti da questa newsletter clicca qui 

Dragon Ball

di  | 21 MARZO 2021

Problema: il Governo dei Migliori riesce a resuscitare i No Vax dall’agonia, a infilare nel Cts un esperto un po’ meno autorevole del Divino Otelma e a impiegare un mese per fotocopiare il dl Ristori-5, chiamarlo Sostegni-1 e aggiungerci un condono che non porta un euro allo Stato, anzi ci costa 200 milioni, ma fa litigare la maggioranza e costringe Draghi a rinviare il Cdm e la prima conferenza stampa di tre ore. Che fare per evitare brutti pensieri sul Governo dei Peggiori? Soluzione: spacciare il cattivo per buono, il vecchio per nuovo, il brutto per bello; sostituire i pianti coi sorrisi, i fischi con gli applausi, le pernacchie coi peana; e, se proprio non c’è niente da ridere, attribuire la vaccata a padre ignoto, al caso, al fato, o dire che abbiamo limitato i danni. Tipo che l’attacco alle due Torri e al Pentagono poteva andare peggio perché la Casa Bianca è rimasta in piedi.

Ritardi buoni. Ricordate tutte le menate sui ritardi di Conte, le conferenze stampa durante o dopo i tg, i Cdm col favore delle tenebre? Ora con Draghi è tutto diverso: “Le tre ore di ritardo hanno rischiato di proiettare sul suo esordio le ombre del passato”, “di una coalizione litigiosa”, ma niente paura: colpa di “una lunga trattativa, soprattutto con la Lega” e altri partiti “miopi” che non hanno ancora capito “la fase nuova apertasi nel Paese” (Massimo Franco, Corriere). Litigano e ritardano pure questi, ma per un piccolo problema di diottrie. E comunque a fin di bene.

Incertezze buone. Un altro premier, uno a caso, che ripetesse “vediamo”, “vedremo”, “si vedrà”, “aspettiamo”, “non so”, “questa domanda mi trova impreparato” sarebbe accusato di non rispondere ed essere incompetente. Lui invece dà “risposte rapide, nette, volutamente ipersintetiche”, “persona molto sicura di sé e di quel che deve fare”, lontano dal “passato caotico” (Franco); “capisci che ti sta dicendo la verità, quando non sa lo dice chiaro e tondo”, “solida fede nel pragmatismo e nell’efficienza”, “ti parla da pari a pari” (non a dispari) dal “palcoscenico sobrio”, “non si crede il salvatore della patria”, ma il suo “format Salva Italia è al tempo stesso modesto e superbo” (Sebastiano Messina e la sua lingua, Repubblica).

Debito buono. Da quando Draghi svelò che “c’è un debito buono e un debito cattivo” (sai che scoperta), appena il governo Conte faceva debiti per ristorare le categorie penalizzate, tutti strillavano al “debito cattivo”: reddito di cittadinanza e di emergenza, “bonus a pioggia”, “Sussidistan”. Il debito buono erano i soldi alle imprese e quello cattivo i soldi ai poveri. Ora Draghi acciuffa i 32 miliardi lasciati lì da Conte e, come lui, li destina alle imprese e ai poveri, perché “nel 2021 i soldi si danno, non si chiedono”.

E i fischi diventano applausi. Il debito degli altri è cattivo, il suo è buono.

Condono buono. Draghi non lo vuole, ma poi cede a Salvini che minaccia l’addio della Lega. Quindi: “Draghi ha saputo imporsi su una recalcitrante Lega, aiutata da FI”, “una vittoria per l’ala sinistra”; e poi

“Draghi lo chiama per nome, viva la sincerità” (Francesco Bei, Rep). Ecco: se fa il condono per darla vinta al centrodestra (col demenziale appoggio 5S), vincono Draghi e il centrosinistra che non lo volevano; e per trasformare un condono da cattivo a buono basta chiamarlo condono. Se uno, puta caso, rapina una banca, la chiami “rapina” e viva la sincerità.

No Vax buono. Ema dice che Astrazeneca è sicuro. Ma Draghi si accoda alla Merkel e lo sospende per 3 giorni, finché Ema ribadisce ciò che diceva 72 ore prima. Risultato: disdette fino al 10%. Ghisleri (Stampa): “Scende la fiducia nelle immunizzazioni, l’effetto Astrazeneca allarga il partito No Vax: 1 italiano su 5 contrario o tentato dalla rinuncia, 60% dubbioso”. Pagnoncelli (Corriere): “Il 52% è pronto a farlo subito”, quindi il 48% no. Numeri devastanti, altro che vaccinare tutti entro l’estate. Ma basta un giochetto per farli sembrare irrisori. Rep: “Poche disdette”, “appena uno su 10 ha dato forfait”. Corriere: “Riparte la corsa, disdette sotto il 10%”. Che saranno mai 5 milioni di No Vax nuovi di zecca.

Sovranista buono. Baciata la pantofola della Merkel, Draghi attacca l’Ue: “Se il coordinamento non funziona, andiamo per conto nostro”. A parte il fatto che non si capisce che vuol dire “andare per conto nostro” sui vaccini (li fabbrica lui? Li compra? E dove?), un altro verrebbe accusato di sovranismo da Italexit. Invece Lui è un “europeista pragmatico”, “approccio realista senza inutili condiscendenze verso l’Ue e senza bisogno di baciarle ogni volta la pantofola”. Il che non vale per “il filo-Putin Salvini o l’ala ‘cinese’ del precedente governo” (il famoso Xi JinConte). Quindi una cosa non è giusta o sbagliata in sé: dipende da chi la dice.

Mes cattivo. Sul Mes dice che è un debito, per giunta non conveniente con questi tassi: stesse parole ripetute da Conte&C. per un anno. Ma Lui è diverso: “puro pragmatismo, senza veleni ideologici”, “cambiamento di stile e di linguaggio oggettivo” (Franco).

Cazzaro buono. Dimettendosi dal Cts appena nominato per le risate sul suo “sistema previsivo” sballato, l’ingegner Gerli svela chi l’ha chiamato: “Ringrazio la Presidenza del Consiglio per la nomina”. Meglio fare i vaghi con titoli da notizia di colore. Rep: “E nel Cts arriva l’ingegnere che sbaglia tutte le previsioni”. Ecco: non è Draghi che l’ha nominato, è lui che è “arrivato” con mezzi propri. L’avrà portato la cicogna.