Recovery, infrastrutture
e sostenibilità: ecco quello
che si farà con 32 miliardi

di Maurizio Mazzotti tecnico esperto Anci

 Recovery Plan, nella seconda puntata del dossier (SCARICA E LEGGI IL TESTO COMPLETO) preparato dal nostro esperto, l’ingegner Maurizio Mazzotti,  si affronta il tema delle infrastrutture
Nella Mission 3 vi è:
– la realizzazione di un sistema infrastrutturale di mobilità moderno, digitalizzato e sostenibile sotto il profilo ambientale;
– la creazione di un sistema portuale competitivo e sostenibile dal punto di vista ambientale per sviluppare i traffici collegati alle grandi linee di comunicazione europee;
– la valorizzazione del ruolo dei porti del Sud Italia nei trasporti infra-mediterranei e per il turismo.
Le risorse impiegate nella Missione sono notevoli, complessivamente pari a circa € 32 mld.
L’obiettivo è di completare entro il 2026 una prima e significativa tappa di un percorso di più lungo termine verso la realizzazione di un sistema infrastrutturale moderno, aggiungendo risorse anche a progetti già esistenti, utili a completare opere atte a colmare lacune che hanno sin qui penalizzato lo sviluppo economico del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno d’Italia.
In coerenza con il disegno strategico del Recovery Plan sono stati inseriti interventi aggiuntivi che vengono finanziati con le risorse del programma Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027.
L’investimento sulla rete ferroviaria ambisce a completare i principali assi ferroviari legandoli e integrandoli alla rete AV/AC e contestualmente a velocizzare e mettere in sicurezza l’intera rete, con un rapido miglioramento nei tempi di percorrenza delle linee, in particolare nel Mezzogiorno, in considerazione del fatto che ad oggi, per l’Alta Velocità/Alta capacità, l’Italia finisce a Salerno. Si punta inoltre, tra l’altro, a risolvere i problemi ferroviari di ultimo miglio.
La missione ha inoltre l’obiettivo di sviluppare un sistema portuale competitivo; i necessari interventi infrastrutturali e di logistica permetteranno una valorizzazione del ruolo dei porti del Sud Italia nei trasporti infra-mediterranei e per il turismo.
Le proposte di interventi infrastrutturali e tecnologici consistono nel:
ü Puntare all’alta velocità e alla velocizzazione della rete per passeggeri e merci;
ü Completare i corridoi ferroviari TEN-T;
ü Completare le tratte di valico;
ü Potenziare i nodi e le direttrici ferroviarie;
ü Colmare il gap infrastrutturale Nord -Sud per le regioni del Sud Italia.

E il Ponte sullo Stretto? Rimane sullo sfondo di un sistema ad alta velocità che arriva fino alla Sicilia.

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