DIMISSIONI ZINGARETTI DA SEGRETARIO PD, SGAMBATO: “SONO CERTA DI ESSERE IN BUONA COMPAGNIA NEL MOMENTO IN CUI DICO DI ESSERE MOLTO AMAREGGIATA DALLA SCELTA DEL NOSTRO SEGRETARIO, MA DAL TERRITORIO SI STA LEVANDO FORTE LA RICHIESTA DI RESPINGERE LE DIMISSIONI. PRONTI AD INIZIATIVE DI SOSTEGNO A ZINGARETTI”  

 “Le dimissioni rassegnate oggi dal Segretario Nicola Zingaretti costituiscono un severo richiamo alle responsabilità per l’intero Partito Democratico. E spero davvero che l’Assemblea le respinga, fortificando un segretario eletto solo due anni fa con una maggioranza larghissima, ereditando un partito isolato, arroccato su posizioni autoreferenziali”.

A dichiararlo Camilla Sgambato, componente della segretaria nazionale del Partito Democratico con delega alla Scuola.

“Oggi l’azione del Partito Democratico deve continuare con un’azione seria riformista e responsabile, intellettualmente onesta. Comprendo lo sfogo di Zingaretti: nel momento in cui tutti siamo chiamati a lavorare a denti stretti e con sobrietà al futuro del Paese, in un governo dove il Pd corre rischi enormi, se non dimostriamo di essere in grado di lottare per le nostre storiche battaglie, riaffermando la nostra identità, nel momento in cui siamo impegnati sul fronte del lavoro, della campagna vaccinale, della salute, delle scuole, ecco che sono spuntate logoranti e degradanti attacchi interni di chi dimostra di essere scollato dalla realtà e dai bisogni reali della gente.

Gli attacchi ad Andrea Orlando sono soltanto gli ultimi incomprensibili, strumentali colpi di coda, un tentativo di una impossibile restaurazione. Comunicati, post su Facebook e su Twitter al veleno che prendono il posto dei luoghi deputati alla discussione, come la direzione in cui si è votata la linea del segretario all’unanimità. Discutiamo pure, ma dove e come si deve, e soprattutto approfonditamente. Non nello spazio di un tweet usato come arma per campagne di odio. E facciamolo sui temi che interessano le nostre comunità, recuperando lo spirito di un partito autorevole, plurale, riformista”, continua l’ex parlamentare.

“Le respingeremo le dimissioni del nostro Segretario, l’intera comunità del Pd ci chiede di farlo e noi non possiamo che ascoltare la voce della base e delle democratiche e dei democratici”, conclude Sgambato (Pd).

Roma, 04.03.2021

 

Il mio commento: Non è forse un vento di maccartismo all’italiana? 

Il maccartismo fu un atteggiamento politico-amministrativo che riguardò la storia degli Stati Uniti d’America nei primi anni cinquanta del XX secolo, caratterizzato da un’esasperata contrapposizione nei confronti di persone, gruppi e comportamenti ritenuti filo comunisti e quindi sovversivi. Deve il suo nome al senatore Joseph McCarthy (1908-1957) che diresse la principale commissione per la repressione delle attività antiamericane operando attacchi personali, spesso privi di fondamento, nei confronti di funzionari governativi, uomini di spettacolo e di cultura, ecc. da lui considerati comunisti e quindi pericolosi per lo stile di vita della società americana. L’infondatezza delle accuse, spesso arbitrarie, che hanno coinvolto molte personalità di spicco della politica e della cultura americane, ha fatto sì che il fenomeno fosse chiamato anche caccia alle streghe, per richiamare gli evidenti analogismi. Il termine è rimasto in uso nella polemica politica soprattutto per indicare un anticomunismo radicale e preconcetto.

 Fonte: Wikipedia