Aptica:Linguaggio Extraverbale di grande attualità di Bartolomeo Valentino*

Anche l’Aptica appartiene al gruppo dei linguaggi extraverbali. Potrebbe  essere considerata  un tutt’uno con la Prossemica, di cui ci siamo occupati precedentemente. Basta l’esempio dei neonati  che “parlano” attraverso il loro corpo, il contatto, appunto ,con quello della madre. Questo rapporto, detto duale, è di estrema importanza per lo sviluppo della personalità del bambino: la sua assenza può portare a situazioni patologiche  .Questo è uno dei tanti motivi per cui non si consiglia l’uso della tettarella nell’allattamento, ma quello al seno materno. Nel primo caso verrebbero meno al neonato  proprio le stimolazioni  nell’ambito deli’Aptica. Oggi si parla anche di Sistema Aptico,  che si sta sfruttando nell’ambito dei non vedenti e dei bambini autistici. La parola aptico deriva dal greco apto che significa tocco. Il Sistema aptico si occupa di un insieme di segnali con i quali possiamo relazionarci con gli altri nell’ambito della sfera del tatto. Dunque ,mentre la Prossemica tratta la gestione della distanza con gli altri, l’Aptica del contatto fisico con l’altro. E dalle modalità di tale contatto si può risalire ad alcuni aspetti della personalità dell’interlocutore. Il sistema aptico si distingue in Simmetrico ed Unidirezionale. Nel primo caso   la volontà di contatto è reciproca tra due persone ,è segno di estroversione,predispone al rapporto empatico. Quando è unidirezionale è uno degli interlocutori che tende a toccare l’altro. Per esempio, è frequente che un superiore tocchi il suo subalterno e non viceversa ,assumendo un segno di superiorità e di dominio sull’altro. L’Interfaccia aptica,invece, va intesa  come quel dispositivo che consente di manovrare un robot, sia esso virtuale o reale e di avere delle risposte in termini di sensazioni tattili. Per esempio, un mouse in cui la rotellina  si blocca allorquando il puntatore giunge ai margini dello schermo.Un altro esempio può essere un display in braille che viene utilizzato per i non vedenti. La interfaccia aptica è indispensabile nelle situazioni in cui la sola vista non è sufficiente ad avere un controllo esatto. Così si ricorre ad essa nella robotica chirurgica e spaziale ma anche nelle telemanipolazioni e  nella interazione operatore-computer nel settore della modellazione solida. In questo ambito  si valorizzano le abilità manuali, il tatto dell’Operatore.

Cenni di Anatomia e Fisiologia del tatto

Il tatto  è l’organo dei sensi diffuso su tutto il corpo  sulla cui pelle sono dislocati dei particolari corpuscoli nervosi adibiti a  raccogliere le stimolazioni tattili. Ricordiamo il corpuscolo del Pacini,quello di Meissner,di Ruffini ecc.Ogni corpuscolo è costituito da una base di appoggio di natura connettivale dalle forme più varie e da una parte nervosa. Sono terminazioni di fibre nervose,anche queste di forma variabile. E’ stato dimostrato che  su ogni centimetro quadrato di pelle sono dislocati  in media 130 corpuscoli nervosi; alcune regioni,tuttavia,sono particolarmente ricche di queste strutture,per esempio ,il palmo della mano ed i polpastrelli delle dita ed, in particolare, quelli del pollice e dell’indice. E’ noto,infatti, che questi due polpastrelli  sono utili  anche per stabilire se una moneta è un falso o meno. Anche la pianta dei piedi e le labbra sono ricche di queste terminazioni. Si pensi all’importanza della loro presenza sulla mucosa labiale dei neonati. E’ indispensabile per il loro succhiare. L’esplorazione tattile è il primo linguaggio extraverbale ad attivarsi nei bambini.Le stimolazioni tattili  a livello della pianta dei piedi,inoltre, sono  fondamentali per la deambulazione. Infatti,  si realizza un arco riflesso; ovvero ad una stimolazine sensoriale corrisponde una precisa risposta motoria.Secondo molti studiosi la nostra vita di relazione è “una sommazione degli archi riflessi”.Un esempio di arco riflesso è il rotuleo. Come  si realizzano questi archi riflessi nella deambulazione? Viene stimolata una periferia sensoriale ,cioè i corpuscoli nervosi presenti sulla pianta dei piedi.E’ una stimolazione naturalmente di tipo meccanico.Lo stimolo da meccanico si trasforma in elettrico  per il fenomeno della trasduzione meccano-elettrica e decorrerà velocemente lungo le fibre nervose,dette afferenti, che lo trasportano fino ai centri corticali.Avviene una decodificazione dello stimolo e parte la risposta  (fibre efferenti), che attraverso il midollo spinale giungerà a precisi muscoli del piede ,e non solo, che servono a farci camminare. Dunque, la risposta terminerà su una periferia muscolare. Per la suzione  vengono stimolati i corpuscoli nervosi presenti sulla mucosa labiale del neonato, grazie al contatto tra mucosa e capezzolo mammario, scatta l’arco riflesso che si conclude con l’attivazione del muscolo labiale ,fondamentale per la suzione. Naturalmente il tutto è automatico. Oggi esiste un semplice test per misurare  la sensibilità tattile. Consiste nell’individuare la distanza minima tra due punti alla quale il soggetto riesce a distinguere ancora  gli stessi. Il Sistema aptico assume una valenza diversificata nei diversi popoli. Il toccarsi,infatti,  può essere lecito in una popolazione,illecito in altre. Alcune parti del corpo  possono essere toccate solo nell’ambito della sfera sessuale. Invece il darsi la mano  è un gesto quasi universalmente accettato. In generale il toccarsi in una conversazione è un segno di estroversione, di apertura, di amicizia; tuttavia, bisogna sempre fare i conti con l’interlocutore che può essere infastidito da questi atteggiamenti.Esaminiamo alcuni gesti nell’ambito dell’aptica.

a-toccarsi i capelli

E’un segnale tranquillizzante;come a dire svuotare la mente e ripartire con un nuovo pensiero.

b-strofinarsi la radice del naso

Equivale ad un rifiuto

c-strofinarsi la parte esterna del naso

Significa essere interessato all’altro

d-toccarsi la gola

Esprime ansia,agitazione

Il Sistema aptico è sfruttato,soprattutto in bambini autistici. Il TCE,ovvero il Test  sul contagio emotivo,inoltre,è importante per verificare la presenza o assenza dei precursori delle emozioni.Il contagio emotivo è presente nei bambini nelle prime fasi di sviluppo con l’imitare un’ altra persona, ovvero le sue espressioni facciali,posturali e anche l’aptica.Studi approfonditi in tal senso sono stati condotti dall’Istituto Ortofonologico  di Roma su 300 bambini autistici. Il test ha consentito di stabilire il livello di disponibilità alle interazioni sociali.

*già Professore di Anatomia Umana  II Università di Napoli-Morfopsicologo