venerdì, 29 Marzo 2024
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Ma mi faccia il piacere di Marco Travaglio | 25 GENNAIO 2021

Ma mi faccia il piacere

di  | 25 GENNAIO 2021Nostradamus. “La seconda ondata di Coronavirus l’avevano prevista anche i tombini!” (Matteo Salvini, segretario Lega, Facebook, 18.1.2020). “Salvini: perché dovrebbe esserci una seconda ondata di Coronavirus?” (Salvini, Agi, scovato da @nonleggerlo, 25.6.2020). Quindi lui vale meno di un tombino.Competenze. “Ora che Renzi è uscito dal governo, ci saranno le competenze per scrivere un piano come si deve?” (Corrado Formigli, Piazzapulita, La7, 14.1). Beh, in effetti, senza Bellanova, Bonetti e Scalfarotto, sarà durissima.Quello che capisce. “Io conosco i 5Stelle da otto anni. Tra loro ci sono molte persone che stimo, penso siano persone che hanno la capacità di discernere: capiscono le cose come le capiamo noi, non c’è differenza” (Ettore Rosato, coordinatore Iv, Camera, 18.1). Infatti il Rosatellum non l’hanno votato, loro.Quella che capisce. “Volevo rassicurare che sto benissimo e aspetto il secondo tempo. PS: non possono esistere opinioni al di là della sua” (Gaia Tortora, a proposito del sottoscritto che parla di Renzi medicato da lei, ma lei capisce lei medicata da Renzi, Twitter, 21.1). “Il 71% degli italiani è sotto il livello minimo di lettura e comprensione di un testo di media difficoltà scritto nella nostra lingua” (Tullio De Mauro, 28.11.2011). Aspettiamo il terzo tempo.Quelli che capiscono. “La scienza e il tempo mi stanno dando ragione su tante cose che ho fatto. E molti lombardi hanno già capito. Nonostante quel che si è letto su di me sui giornali e sui social in questi mesi, quando ho lasciato sono stato letteralmente travolto dalla riconoscenza e dalla gratitudine di migliaia e migliaia di cittadini” (Giulio Gallera, FI, ex assessore alla Salute della Lombardia, Facebook, 18.1). Riconoscenti e grati perchè se ne andava. E se ne vanta pure.

Le affinità elettive. “Raggi ha licenziato 2 vicesindaci, 17 assessori, un capo di gabinetto, un Capo del personale, 6 tra alti dirigenti e dirigenti in Acea, 7 in Atac, 5 in Ama. Pochi mesi e potremo licenziare lei” (Carlo Calenda, eurodeputato Pd e leader Azione, Twitter, 23.1 ore 4). “Raggi in questi anni ha licenziato 2 vicesindaci, 17 assessori, un capo di gabinetto, un capo del personale, 6 tra alti dirigenti e dirigenti in Acea, 7 in Atac, 5 in Ama. Prepara gli scatoloni, a primavera la Lega e i romani ti manderanno a casa” (Matteo Salvini, segretario Lega, Twitter, 23.1 ore 4.47). Ma è Calenda che è entrato nella Lega o Salvini che è entrato in Azione?

Lerrore. “Non ammetterò mai di aver commesso un errore” (Attilio Fontana, Lega, presidente Lombardia, 23.1). Infatti l’ha commesso chi ti ha votato.

Rotelle. “Abbiamo comprato 460 milioni di banchi a rotelle che non servono a niente (Matteo Renzi, segretario Iv, Tg5, 4.1). “L’Italia ha buttato via 461 milioni di euro per i banchi a rotelle” (Renzi, Senato, 19.1). I banchi a seduta innovativa (“a rotelle”) acquistati dal commissario Arcuri su richiesta dei dirigenti scolastici sono 430 mila per un costo di 119 milioni, mentre gli altri 2,1 milioni di banchi tradizionali sono costati 206 milioni. Forza, Matteo, ce la puoi fare anche tu.

La quinta colonna. “No a veti su Renzi e Iv, ma la ‘grazia’ va conquistata” (Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera, Avvenire, 23.1). Grazia, Graziella e grazie al Graziano.

La sesta. “Verifichiamo la maggioranza con Renzi. Non c’è solo Conte” (Marianna Madia, deputata Pd, 21.1). Giusto: c’è pure la Madia.

Pilastri. “Forza Italia è il partito che interpreta al meglio i valori liberali in cui credo, in particolare il tema della giustizia, pilastro della mia attività” (Veronica Giannone, deputata eletta nel M5S e passata a FI, 21.1). Valori bollati, si capisce.

Quelli che non capiscono/1. “La Travaglio Associati rimprovera il Pd per non aver dedicato troppe energie a quello che un tempo la Travaglio Associati avrebbe chiamato il ‘mercato delle vacche’…” (Claudio Cerasa, Foglio, 21.1). No, ragioniere, qui si parla di senatori eletti nel Pd che il mercato delle vacche l’hanno già fatto: quando sono passati a Italia viva.

Quelli che non capiscono/2. “Quando Travaglio fustigava chi cercava i ‘responsabili’” (Giornale, 23.1). No, chi li comprava.

Autobiografie. “Idee per giudicare i magistrati. Non ci credo che son tutti geni” (Nello Rossi, magistrato, Riformista, 21.1). Vedi lui, per esempio.

Import-escort. “Trump va in aereo con la sua escort… sua moglie” (Alan Friedman, Unomattina, Rai1, 21.1). Così impara, quel sessista di Trump.

Un fantasma per amico. “Battisti mi parla dall’Aldilà” (Mogol, Libero, 24.1). Ma, considerando che nell’Aldiquà non gli parlava, può pure darsi che Mogol mangi troppo pesante.

Il titolo della settimana/1. “Contrada, tortura eterna. Via il risarcimento per il carcere ingiusto. E non si capisce perchè” (Azzurra Barbuto, Libero, 22.1). Perchè il carcere era giustissimo.

Il titolo della settimana/2. “Nave senza nocchiero in gran tempesta…” (Claudia Fusani, Riformista, 20.1). “O patria mia, come cadesti o quando, da tanta altezza in così basso loco?” (Piero Sansonetti, Riformista, 21.19). Li portano via.

Informazione. L’appello di Bergoglio: “Andate e vedete, altrimenti si fanno i giornali fotocopia”

di Fabrizio D’Esposito | 25 GENNAIO 2021

Avrebbe meritato maggiore evidenza il messaggio di papa Francesco per la cinquantacinquesima giornata mondiale delle comunicazioni sociali, diffuso sabato scorso. Perché mai come questa volta il pontefice riflette sul nostro mestiere di giornalisti in questa lunga era di transizione, a cavallo tra gli old media e il web, compresi i social. Così ne viene fuori l’appello a rifarsi alla più antica tradizione di questo lavoro, sovente considerata come vuota retorica: consumare le fatidiche suole delle scarpe.Leggiamo: “Pensiamo al grande tema dell’informazione. Voci attente lamentano da tempo il rischio di un appiattimento in ‘giornali fotocopia’ o in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali, dove il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, ‘di palazzo’, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società”.Di qui l’invito: “La crisi dell’editoria rischia di portare a un’informazione costruita nelle redazioni, davanti al computer, ai terminali delle agenzie, sulle reti sociali, senza mai uscire per strada, senza più ‘consumare le suole delle scarpe’, senza incontrare persone per cercare storie o verificare de visu certe situazioni”. Papa Francesco introduce il suo messaggio con la scena di uno dei più straordinari reportage dell’umanità, non solo un libro fondamentale per i credenti: il Vangelo. Le fede cristiana inizia per “conoscenza diretta, non per sentito dire”. Scrive il pontefice: “Ai primi discepoli che vogliono conoscerlo, dopo il battesimo nel fiume Giordano, Gesù risponde: ‘Venite e vedrete’ (Gv 1,39), invitandoli ad abitare la relazione con Lui. Oltre mezzo secolo dopo, quando Giovanni, molto anziano, redige il suo Vangelo, ricorda alcuni dettagli ‘di cronaca’ che rivelano la sua presenza nel luogo e l’impatto che quell’esperienza ha avuto nella sua vita”,Venite e vedrete, dunque. Ché non si tratta solamente di andare in un posto e raccontare, ma bisogna anche sapere guardare. Gli occhi sono decisivi per la narrazione. Per citare Sant’Agostino: “Nelle nostre mani ci sono i libri, nei nostri occhi i fatti”. Quello di andare e vedere è l’unica strada non solo per evitare la deformazione del giornalismo fotocopia da scrivania e da velina, ma anche per stroncare la tendenza social alle fake news, tipica soprattutto di populismo e sovranismo: “Sono diventati evidenti a tutti, ormai, anche i rischi di una comunicazione social priva di verifiche. Abbiamo appreso già da tempo come le notizie e persino le immagini siano facilmente manipolabili, per mille motivi, a volte anche solo per banale narcisismo”.Ergo, andare, vedere e infine condividere. Per scovare storie soprattutto là dove nessuno vuole andare, tra gli ultimi della Terra. Per esempio, si chiede Francesco in questo tragico tempo pandemico: “Chi ci racconterà l’attesa di guarigione nei villaggi più poveri dell’Asia, dell’America Latina e dell’Africa?”.