MARTEDì 19 GENNAIO 2021

Nella sezione OggIl Senato vota la fiducia a Conte • Ecofin con Gualtieri • In libreria l’ultimo Carofiglio • Rondolino racconta il Pci • Da non perdere: un libro di Frassica in uscita da Einaudi (Vipp. Tutta la veritàne) • Il Vangelo di oggi: Gesù nel campo di grano

Nella sezione Domani I 91 anni di Buzz Aldrin • 2011: monumento al polpo • 2001: la fuga in barca di Estrada • 1996: trionfo elettorale di Arafat • Morte di Gerry Mulligan • 1961: un famoso discorso di Kennedy • 1941: Mussolini a tu per tu con Hitler • 1931: massacro italiano a Cufra • 1901: la regina Vittoria è grave • 1831: nascita del Belgio
Clamoroso
Il capo d’abbigliamento più venduto durante la pandemia è stato il pigiama (Wall Street Journal) [Azzurra Barbuto, Libero].In prima pagina
• Con 321 sì e 259 no la Camera ha confermato la fiducia al governo Conte. I renziani (27) si sono astenuti. Oggi il presidente del Consiglio si sottoporrà al voto del Senato dove il rischio di non farcela è molto più concreto.
• La ex moglie di Conte, Valentina Fico, 46 anni, avvocato, tifa per lui, non per Renzi
• La Spagna strappa un aumento dei fondi del Recovery e supera l’Italia
• La lettera di Letizia Moratti ad Arcuri: «La ripartizione dei vaccini sia anche in base al Pil delle regioni»
• In Toscana è iniziata la somministrazione del vaccino di Moderna
• Vaccinati Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti di Auschwitz, e Gina Lollobrigida
• In Gran Bretagna già quattro milioni di persone immunizzate. Sono stati allestiti centri di vaccinazione in cattedrali, stadi, centri congressi. Presto gli inglesi saranno pronti a vaccinare la gente 24 ore su 24
• Secondo uno studio pubblicato su Nature chi è guarito dal Covid ha un’immunità di almeno sei mesi
• Ieri ci sono stati altri 377 morti. Risalgono i numeri dei ricoveri e dei posti occupati in terapia intensiva. Il tasso di positività scende al 5,6%
• Salvini non si è presentato al processo a Torino, dove è accusato di vilipendio alla magistratura. Ha chiesto il legittimo impedimento per «impegni istituzionali». Il giudice ha rigettato la richiesta: «Oggi il Senato è chiuso, si va avanti»
• Benno Neumair, figlio di Peter Neumair e Laura Perselli, i coniugi scomparsi da due settimane a Bolzano è stato iscritto al registro degli indagati con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere
• Il titolo di Stellantis (Fca-Peugeot) vola al debutto in Borsa: +7,5% a Milano e +8% a Parigi
• Navalny dovrà restare trenta giorni in custodia cautelare fino a quando non sarà convalidata la condanna per un processo precedente. Nato, Stati Uniti e Unione europea chiedono di liberarlo. Lui lancia l’appello: «Scendete in piazza»
• Nel 2020 la Cina è stato l’unico paese sviluppato in cui l’economia è cresciuta
• È stato condannato all’ergastolo Kouao Jacob Danho, che nel giugno 2019 a Cremona uccise a coltellate la figlia di due anni per vendicarsi dell’ex compagna
• È stato ritrovato in un appartamento di Napoli il Salvator Mundi, il dipinto del XV secolo rubato dalla basilica di San Domenico Maggiore
• La Rai ha confermato: il Festival di Sanremo si svolgerà in presenza dal 2 al 6 marzo al teatro Ariston
• È Procida la capitale italiana della cultura per il 2022
• Zaniolo positivo al coronavirusTitoli
Corriere della Sera: Primo sì, Conte alla sfida finale
la Repubblica: Conte, una fiducia fragile
La Stampa: L’appello di Conte: «Aiutateci»
Il Sole 24 Ore: Richiamo Ue: Recovery da rafforzare / Governo, oggi scontro finale in Senato
Avvenire: Volenteroso primo sì
Il Messaggero: Conte, maggioranza debole
Il Giornale: Voto di scambio
Qn: Conte, primo sì. Ma oggi si gioca tutto
Leggo: «Più soldi a chi ha più Pil»
Il Fatto: «Renzi chi?»
Libero: Non sa comprare i vaccini / però chiede la fiducia
La Verità: Conte si umilia per la poltrona
Il Mattino: Conte in bilico, sfida al Senato
il Quotidiano del Sud: L’ora X di Conte è a mezzogiorno
il manifesto: Buona la prima
Domani: Promesse un po’ a tutti / Conte si prende la Camera / nonostante Italia viVA…

Giornalismo
«Il giornalismo è del tutto cambiato a causa della televisione, che trasmette immagini e le notizie in diretta, anche se con molti errori di grammatica, sintassi, storia, geografia, pronuncia» [Alberto Ronchey Il fattore R conversazione con Pierluigi Battista Rizzoli].

IN TERZA PAGINA
Le acrobazie di Giuseppi (Feltri)
Samuel Modiano si è vaccinato (Gramellini)
La pandemia e l’Italian Lifestyle (Ferrara)
Le pulci di Lorenzetto

Delitti e suicidi
«Svolta nel giallo di Peter Neumair e Laura Perselli, i coniugi scomparsi da due settimane a Bolzano. La loro casa è stata posta sotto sequestro e gli inquirenti — l’indagine è coordinata dai pubblici ministeri Federica Iovene e Igor Secco — sembrano aver raccolto informazioni certe su dove siano i corpi di marito e moglie. Il figlio trentenne della coppia, Benno, è stato iscritto al registro degli indagati con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Gli uomini della scientifica ieri hanno passato al setaccio il giardino dell’abitazione dei Neumair in cerca di tracce e oggi arriveranno in Alto Adige gli specialisti del Ris di Parma, che saranno impegnati in un sopralluogo tra Laives e Vadena. Proprio lì potrebbero trovarsi i cadaveri dei due coniugi. Intanto l’appartamento dove la coppia viveva in affitto con il figlio Benno è stato posto sotto sequestro. Era stato proprio il 30enne istruttore di fitness a recarsi con una zia a presentare la denuncia di scomparsa dai carabinieri dicendo di non essersi accorto dell’assenza dei genitori» [Angelucci, CdS].

Amori
Tra i suoi primi flirt Alberto Sordi.
«Veniva a teatro con Luchino Visconti e altri amici ad ascoltarmi. Mi inviò cento rose bianche, i maligni dicono che le mise sul conto di una produzione, ero lusingata. Ci sorpresero i paparazzi in macchina, c’era grande differenza d’età, finimmo sui giornali. Ci siamo lasciati ridendo, come avevamo iniziato. Condividevamo l’idea che sposarsi era mettersi un estraneo in casa. Ero una bellissima ragazza, ma non ha mai detto una parola fuori posto. Con altri è successo, anche se riuscivo a buttarla a ridere, così l’altro fingeva di aver scherzato. Ho avuto uno stalker: dopo un mio spettacolo si presentò a casa mia rompendo i vetri. Mia madre riuscì a rabbonirlo, diceva che voleva sposarmi. Al processo spiegò che lo avevo provocato guardandolo durante lo spettacolo, malgrado fosse in galleria».
Del matrimonio con Baudo che bilancio fa?
«È stato e sarà il mio unico matrimonio. Pensavo sarebbe durato fino in fondo. Ho avuto due amori. José Carreras: avevo 22 anni, eravamo innamorati della lirica, è durata 13 anni, lui andava e tornava dalla moglie, nascevano i figli e io non volevo fare l’eterna fidanzata. Con Pippo ci siamo sposati dopo cinque mesi ed è durata diciotto anni. Era prestante e gentiluomo. Ma i nostri caratteri erano già formati e diversi. I primi anni sono stati belli, adorava l’opera, a Mosca addirittura tirava lui le corde del sipario. Poi sono arrivati i silenzi» [Katia Ricciarelli ad Arianna Finos, Rep].



Riuscirà il premier ad ottenere la fiducia?
«Non ho poteri divinatori. Però spero di sì, soprattutto perché una crisi al buio ora non possiamo permettercela. Probabilmente non ci sarà una maggioranza assoluta, ma non serve per la fiducia. Poi si vedrà».
Gli vuole mandare una frase di incoraggiamento?
«Gliene dico tante in privato!»
Di certo, da quel che scrive su Facebook, a lei Matteo Renzi non sta simpaticissimo.
«Renzi all’inizio della carriera politica mi piaceva. Ma per mia natura non apprezzo le persone troppo spregiudicate e le espressioni eccessive di cinismo e di inaffidabilità, neanche in politica, dove pure in un certo grado sono fisiologiche. Comunque il mio parere non conta, ma temo che ormai non sia simpatico a una buona parte degli italiani».
[Valentina Fico, 46 anni, componente della VII sezione dell’Avvocatura dello Stato, ex moglie di Giuseppe Conte, mamma del piccolo Niccolò, a Fabrizio Caccia, CdS].

Buste paga
Dashiell Hammet aveva sul serio fatto il detective per la Pinkerton, a 21 dollari la settimana. Finì poi in miseria al tempo del maccartismo, perché sospetto comunista. Triste, povero, malato, aiutato dagli amici. Campava con una pensione di 131,10 dollari al mese [Ventavoli, Tuttolibri].

«È possibile mangiare per sette sere con un budget settimanale di 30 euro? Il social challenge lanciato dalla giornalista Sara Porro è stato ripreso da Eataly, che in occasione dei festeggiamenti per il suo 14° compleanno, ha rilanciato la sfida e l’ha facilitata proponendo per un mese diversi prodotti di qualità a 1 euro a pezzo, oltre a sconti fino al 50 per cento in tutti i negozi Eataly e online» [Giornale].

Negato il legittimo impedimento per Salvini
«Matteo Salvini non può partecipare al processo perché è impegnato in Parlamento», ha dichiarato l’avvocato Claudia Eccher in apertura di udienza al Tribunale di Torino, in cui il leader della Lega è accusato di vilipendio alla magistratura.  «Non risulta che oggi si svolgano attività in Senato, il processo non si ferma e va avanti», ha deciso il giudice, respingendo la richiesta di legittimo impedimento. «La vicenda per cui è imputato risale al 14 febbraio 2016 quando, durante il congresso regionale della Lega tenutosi a Collegno, nel Torinese, Salvini, allora europarlamentare, pronunciò alcune frasi sulla magistratura ritenute offensive. È già la terza volta che il leader leghista dà forfait: in una circostanza aveva ritenuto che fosse troppo pericoloso spostarsi per l’emergenza Covid, ma a dicembre aveva fatto uno scivolone dichiarando impegni istituzionali inesistenti, come aveva accettato il giudice Roberto Ruscello» [Giustetti, Rep].

Il Vaticano rinuncia all’estradizione di Cecilia Marogna
Ieri, nel corso di un’udienza presso la corte d’Appello di Milano, è stato letto un documento inviato al ministero della Giustizia italiano dalla magistratura della Santa Sede. Il Vaticano fa presente di aver disposto la libertà provvisoria per Cecilia Marogna, 40 anni, la dirigente cagliaritana arrestata a ottobre a Milano con l’accusa di peculato nello scandalo finanziario che ha travolto l’ex cardinale Angelo Becciu. Il processo contro di lei si farà lo stesso, ma questa iniziativa «intende consentire all’imputata di parteciparvi libera dalla misura cautelare». Di conseguenza, è caduta anche la richiesta di estradizione.

A Enna la procura indaga su un prete pedofilo
«La Procura di Enna ha aperto un fascicolo nei confronti di un parroco accusato da un giovane di abusi sessuali. “Mi hanno umiliato, hanno provato a isolarmi e a comprarmi, ma ora ho trovato il coraggio di denunciare”, ha detto il ragazzo che ha denunciato i presunti abusi subiti da quando aveva 15 anni. “Il vescovo non ha ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’autorità giudiziaria”, replica la Diocesi di Enna. Il religioso da qualche tempo sarebbe stato spostato al Nord”» [CdS].

Ultime sugli abusi sui chierichetti del Papa
«Già imputati in Vaticano, i presunti responsabili degli abusi nei confronti dei cosiddetti “chierichetti del Papa” rischiano il processo anche in Italia. La Procura di Roma ha chiuso l’inchiesta per episodi di violenza sessuale su un minore che sarebbero avvenuti tra il 2010 e il 2012 al Preseminario San Pio X, in territorio Vaticano, a due passi da Casa Santa Marta, la residenza di Papa Francesco. Il principale indagato è Gabriele Martinelli, ex seminarista, oggi sacerdote, accusato di aver violentato un suo compagno di seminario, di un anno più giovane e all’epoca dei fatti minorenne. Rischia il processo per concorso in violenza sessuale – articolo 40, comma 2, del codice penale – anche monsignor Enrico Radice, all’epoca rettore della struttura: per gli inquirenti, l’attuale maestro di cerimonie del Duomo di Como era a conoscenza dei fatti e non li ha denunciati. In Vaticano, il processo è in fase dibattimentale e la prossima udienza si terrà il 4 febbraio. Monsignor Radice, interrogato lo scorso 19 novembre, ha negato ogni responsabilità» [Fatto].

Accoltellò la figlia di due anni, ergastolo
È stato condannato all’ergastolo Kouao Jacob Danho, il trentottenne ivoriano che il 22 giugno del 2019, a Cremona, uccise a coltellate la figlia Gloria, di appena due anni. Lo fece per vendicarsi dell’ex compagna, Isabelle, mamma di Gloria, che lo aveva lasciato. La sentenza in Corte d’Assise ha accolto la richiesta del pm. L’accusa era di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla discendenza, ma la Corte non ha riconosciuto la premeditazione.

Procida capitale della cultura 2022
La Capitale italiana della cultura per il 2022 è Procida, isola in provincia di Napoli. Prenderà il testimone da Parma che, causa pandemia, terrà in mano il titolo un anno in più del previsto. La decisione è stata presa da una giuria presieduta da Stefano Baia Curioni, professore all’università Bocconi di Milano, e, tra le altre cose, direttore della Fondazione Palazzo Te di Mantova.

Il Salvator Mundi ritrovato a Napoli
In una camera di un appartamento in via Provinciale delle Brecce, a Napoli, la Polizia ha ritrovato il Salvator Mundi, il dipinto di scuola leonardesca del XV secolo che era stato rubato dalla Cappella Muscettola nella Basilica di San Domenico Maggiore. Il proprietario dell’appartamento, un napoletano di 36 anni, incensurato, è stato rintracciato e arrestato per ricettazione.
Il Salvator Mundi arrivò a Napoli con Giovan Antonio Muscettola, consigliere di Carlo V, che l’aveva acquistato durante una missione diplomatica a Milano. Chi l’abbia dipinto rimane un mistero.

La Tunisia di nuovo in rivolta
A dieci anni dall’inizio delle primavere arabe, in Tunisia i giovani hanno ripreso a protestare contro il governo. La Stampa parla di più di 630 persone arrestate in molte città del Paese.

Una donna guiderà la Borsa francese
Il gruppo Euronext, che oltre a quella di Parigi controlla le borse di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona e Oslo, ha annunciato che Delphine d’Amarzit, 47 anni, un passato alla presidenza del Consiglio francese e alla Orange Bank, a partire dal 15 marzo sarà nominata amministratore delegato. È la prima donna alla guida di una piazza finanziaria.

Sanremo si farà
Ieri sera, al termine di una riunione tra i vertici Rai e il direttore artistico Amadeus, è arrivata la conferma: il Festival di Sanremo si svolgerà in presenza dal 2 al 6 marzo al teatro Ariston. Ora devono mettere a punto un protocollo sanitario-organizzativo per vedere cosa fare con il pubblico in platea.

Acrobata
di Mattia Feltri

La Stampa

Il sublime Giuseppe Conte ieri ha detto in Parlamento che l’agenda di Joe Biden è la sua agenda, dopo aver detto che la sua agenda era l’agenda di Donald Trump, poiché il multilateralismo di Joe Biden è una sciccheria, dopo aver detto che era una sciccheria il bilateralismo di Donald Trump. La moralità degli onesti ha le virtù dell’acrobata, ma a chi fosse capitato di leggere un paio di manualetti sa che da cinque secoli abbondanti la politica s’è separata dalla morale sull’insegnamento di Niccolò Machiavelli. Che non era né cinico né cattivo, non pensava che il principe dovesse praticare l’immoralità per conservare il potere e dominare sugli uomini a suo tornaconto, ma che la morale andasse subordinata all’interesse dello Stato, nell’interesse di tutti. Ci sono pagine illuminanti di Benedetto Croce in cui si spiega l’acre amarezza con cui Machiavelli accompagnava le sue considerazioni: se gli uomini fossero tutti buoni – diceva il fiorentino – questi precetti buoni non sarebbero, ma gli uomini sono «ingrati, volubili, fuggitori di pericoli, cupidi di guadagno» e, aggiungeva Croce, chiamano morale solo l’unzione moralistica e l’ipocrisia bacchettona. Dunque tocca imparare a non essere buoni e a mancare di fede quando convenga. In un mondo serio sarebbe tutto qui: per la sopravvivenza del governo e il bene dello Stato, Conte passa da Salvini a Zingaretti, e da Trump a Biden, come un altro passerebbe dal divano alla poltrona. Il guaio è che la doppiezza è un’arte per gran simulatori e dissimulatori, i quali sanno che il requisito minimo di una bugia è di essere credibile, se non vuol diventare burletta.

Mattia Feltri

Influencer
di Massimo Gramellini

Corriere della Sera

Quando Samuel Modiano fu rinchiuso in un campo di concentramento aveva tredici anni e sua sorella Lucia sedici. Ogni sera, finiti i turni da schiavo, Sami camminava lungo il filo spinato che separava il lager dei maschi da quello delle donne, nella speranza di incrociare lo sguardo di Lucia. Una volta vide uno scheletro con i capelli rasati che lo salutava e, pur senza riconoscerla, comprese che era lei. Allora tornò a trovarla con un regalo. Un tozzo di pane ammuffito, la sua cena, avvolto in uno straccio. Lo lanciò oltre il filo spinato, lei lo prese al volo e scomparve. Un attimo dopo ritornò e gli lanciò indietro lo straccio. Sami lo aprì e dentro trovò due tozzi di pane. Lucia morì qualche giorno dopo, il fratello sopravvisse e ora è un tozzo di pane di novant’anni che fin quando è stato possibile ha continuato ad andare nelle scuole per raccontare qualcosa di indicibile che taluni tendono a irridere, mettere in dubbio, dimenticare.
Ieri Sami ha fatto il vaccino ed è come se con lui si fosse vaccinato il Novecento. Dopo ciò che ha vissuto, se ne infischia della morte, ma non della memoria. E ogni anziano che muore di Covid è un tozzo di memoria che se ne va. Credo sia per questo che Sami ha offerto il suo braccio al vaccino. Per convincere le persone, in Indonesia vaccinano i giovani influencer. In Italia non mi viene in mente un influencer migliore di Samuel Modiano, classe 1930, unico sopravvissuto della sua famiglia al campo di Auschwitz-Birkenau.

Massimo Gramellini

Italian Lifestyle
di Giuliano Ferrara

Il Foglio

Giorgio Amendola, che era il grande erede di una alta tradizione liberale fattosi antifascista e comunista italiano vero, chiedeva sempre polemicamente agli intellettuali militanti e ai sindacati di dire la verità sulle effettive condizioni di vita e di reddito del popolo lavoratore. Era scandaloso quando affermava che i salari degli anni Sessanta non erano poi così bassi, scandaloso ma vero, autentico, lungimirante. Era per la lotta ma contro la lagna, la manipolazione, il risentimento. Voleva che il suo movimento, il movimento operaio, non fosse una cosa frustrante, una rappresentazione bolsa e insincera. Era per lui la condizione perché la classe dirigente fosse severa e giusta, autorevole e vigorosa. Fosse vivo oggi, e quanto manca a chi lo amò, sorriderebbe senza cinismo e senza boria per quanto risulta, nella crisi e nella pandemia, del costume e del lifestyle degli italiani. Stiamo alle notizie, alle cifre dei bonus, ai ristori, e vedrete che strana figura o ritratto del paese viene fuori. Estetisti e parrucchieri e palestre e piscine sembrano quel che una volta erano il pane e il companatico dell’immensa classe media. Sono aperti? Non sono aperti? Quanto debbono prendere i gestori in ristori? È un po’ come quando si apprende, in caso di fallimento di una compagnia aerea, che i viaggiatori alle Maldive devono essere garantiti o riprotetti, espressione che allude al sacro dovere di tutela sociale delle vacanze. Poi c’è il bonus per la bici, quello per la tv, quello per gli occhiali, lo smartphone, l’auto e il bagno. Poi il superkit della digitalizzazione, e il bonus centodieci per cento per rifarsi l’ambiente con le banche e lo stato, senza pagare di tasca propria. Nel panorama della distretta nazionale rifulgono poi le seconde case, ormai bene strutturale che segue regole tutte sue per trasferimenti, mobilità interregionale, fisco. Niente di male, niente che si debba guardare con occhio moralistico. Ci sono anche le file della Caritas, gli evidenti abissi di miseria che connotano parte del tessuto sociale. Il virus mette in brutta vista anche questi aspetti. Ma all’ingrosso, sorriderebbe Amendola, il nostro caro Giorgione, bisogna dire che siamo un popolo di consumatori di bellezza, di gadget, che una quantità immensa di italiani non ha il problema delle file della Caritas ma quello della mancanza di un ristorante aperto. E a proposito, non so che fine abbia fatto quella boutade secondo cui i famosi ristori devono corrispondere sì alle perdite di fatturato ma anche ai calcoli sulle imposte dichiarate l’anno prima del virus. Una boutade, appunto. Nessuno ci crede. E la rivolta dei ristoratori è fallita, et pour cause. È probabile che molte aziende e molti business abbiano non si dica profittato ma forse, diciamo, colto occasioni buone di assistenza nella deriva pandemica in atto. Così è giusto lamentarsi perché il Prodotto interno lordo è diminuito di nove punti, è evidente che le diseguaglianze sono uno scandalo che perdura e peggiora in recessione, è chiaro che siamo tutti impegnati un in grande slancio nazionale, fatto di lavoro e fervore produttivistico, per porre riparo ai guasti della malattia sociale dominante, tutto questo è anche ironicamente chiarissimo. Ma una persona saggia non dovrebbe chiudere gli occhi di fronte a una scala di comportamenti, di consumi, di ricorsi al pubblico erario che garantisce una fetta decisamente maggioritaria della popolazione e dovrebbe impedire a chiunque di fare della demagogia a buon mercato. La questione sociale italiana, lavoro e consumi compresi, questione del reddito e della produttività, è cosa troppo complicata e varia, a volte anche buffa, se parliamo di segni del lifestyle, per lasciarla a una sociologia d’accatto.

Giuliano Ferrara

Pulci di notte
di Stefano Lorenzetto
Nella sua newsletter quotidiana, intitolata La cucina della Stampa, il direttore Massimo Giannini scrive: «In un’intervista a La Stampa, il capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, spiega che “la ferita di Renzi è profonda” e che “è difficile che si possa ricucire”». Renzi ha una ferita che nessuno riesce a suturare? Strano, a noi pareva che l’avesse procurata a Giuseppe Conte e alla coalizione di governo. Probabilmente dipende dal fatto che frequentiamo la bassa cucina.

Sommario di un pezzo che L’Espresso dedica al premier Giuseppe Conte: «Governa con la destra e con la sinistra. Accentratore e delegante». Sicuri che l’ultimo spazio non andasse posposto? Conte pare più che altro accentratore ed elegante. Mica per altro: se accentra, significa che non delega. Inoltre è l’unico in Italia a portare la pochette a quattro punte.

Incipit di un commento del sociologo Ilvo Diamanti sulla Repubblica: «La parabola di Matteo Renzi ripercorre il suo percorso politico “personale”». In attesa che si chiarisca la differenza tra percorso politico «personale» fra virgolette e percorso politico personale senza virgolette, siamo in grado di rivelare che Renzi vive la sua vita, corre la sua corsa, pensa i suoi pensieri, proclama i suoi proclami, spara le sue sparate.

Titolo di Libero: «Fiorella c’annoia. È fallito l’esperimento Mannoia in 1ª serata». C’avremmo giurato che dal c’azzecca dipietresco si sarebbe arrivati a c’annoia. Quanto alla 1ª serata, c’aspettiamo ora di rivederla per la 2ª, la 3ª e la 4ª volta in un titolo (comunque c’avrebbe fatto schifo anche in un testo). Nel frattempo, l’indomani l’abbiamo già ritrovata per la 2ª volta in un titolo del Fatto Quotidiano: «Il Wsj: “In Israele la 1ª dose di vaccino ha ridotto i contagi del 33 per cento”». I peggiori fanno sempre scuola.

La Repubblica ospita un’intera paginata curata da Emanuele Lauria e Carmelo Lopapa, con cinque scenari elettorali. Nell’ultimo si parla di «una soluzione che in fondo non dispiace a Matteo Renzi» ma «che ai giallorossi convince molto poco». Io convinco a me, anzi io speriamo che me la cavo.

In un’intervista sulla Repubblica, avente per tema la chiusura del profilo di Donald Trump decisa da Twitter, la giornalista Ilaria Zaffino fa esordire Massimo Cacciari con questa frase: «È una manifestazione di una crisi radicale dell’idea democratica e che alcuni democratici non lo capiscono vuol dire che siamo ormai alla frutta». Io speriamo che me la cavo anche in grammatica, oltre che in filosofia.

Antonio Esposito, ex giudice della Corte di Cassazione, commenta con un articolo sul Fatto Quotidiano la vicenda giudiziaria riguardante Cesare Paladino, proprietario dell’hotel Plaza di Roma, che aveva omesso di versare al Comune di Roma la tassa di soggiorno dal 2014 al 2018 (in totale 2.047.677 euro). Per effetto di una legge varata dal governo presieduto da Giuseppe Conte, compagno della figlia di Paladino, l’imprenditore si è visto revocare la sentenza di patteggiamento per il delitto di peculato (1 anno, 2 mesi e 17 giorni di reclusione). Questa la conclusione di Esposito: «La novella introdotta con il D.L. n° 34/2000, non ha comportato una abolitio criminis, ma solo un fenomeno di successione di norme extra penali incidenti su elementi normativi della fattispecie relativi alla qualifica soggettiva del gestore; con la conseguenza che deve ribadirsi la rilevanza penale a titolo di peculato delle condotte commesse in epoca anteriore alla novatio legis di cui all’art. 180 D.L. n° 34/2020 e succ. conv.. Nessuna norma ad personam o ad familiam, quindi, a differenza di quanto spesso accaduto sotto precedenti governi». Ok, ma era più leggibile una novella del Boccaccio.