venerdì, 26 Aprile 2024

IN EDICOLA/EDITORIALE

Ma mi faccia di  | 18 GENNAIO 2021

Gombloddo! “Il tentativo di buttare la crisi su di me sta diventando imbarazzante” (Matteo Renzi, segretario Iv, Mezz’ora in più, Rai3, 17.1).Lui non voleva: è stata la Bellanova. Anzi no, Scalfarotto.

Il gioco delle coppie. “Nasce il governo Conte-Mastella” (Renzi, La Stampa, 13.1). Il governo Renzi-Verdini è momentaneamente trasferito per il 50% a Rebibbia.

SanPa, seconda stagione. “Casini: ‘Che errore i responsabili. È ancora possibile recuperare Renzi’” (Repubblica, 15.1). In comunità?

La Spectre. “Ormai comanda solo lui nel centrosinistra: Travaglio” (Piero Sansonetti, Riformista, 14.1). “Ultimi tentativi per salvare Conte. Li guidano Casalino e Travaglio” (Claudia Fusani fu Pompa, Riformista, 13.1). “… Senatori contattati da noti legali vicini al premier, da presidenti di ordini forensi a nome dello studio Alpa, da generali della Guardia di Finanza, da amici del capo dei servizi segreti Vecchione, da arcivescovi e monsignori vicini al cardinal Bassetti e alti prelati vicini alla Comunità di Sant’Egidio…” (Massimo Giannini, La Stampa, 17.1). E Jack lo Sciamano? E il divino Otelma? E Giovanni Rana? E la Gegia? Dove li mettiamo?

45 anni e sentirli. “Domani compiamo 45 anni. Quelli che da sempre leggono Repubblica” (Repubblica, 13.1). È previsto un risarcimento?

Parlando con pardon. “Assenza di donne in giunta? Non conta ciò che gli assessori hanno in mezzo alle gambe, ma ciò che hanno in mezzo alle orecchie” (Vincenzo Figuccia, consigliere regionale Sicilia ex Udc, ora Lega, 30.12). Come no, però tu ti chiami Figuccia.

Si chiama fuori. “Delrio: ‘Ora serve un governo autorevole’” (La Stampa, 16.1). Quindi lui non entra.

Passerotto non andare via/1. “GRAZIE GRAZIE GRAZIE !!! Mi avete letteralmente travolto con oltre 12.000 like e 3.000 messaggi di apprezzamento e vicinanza sui miei canali social. Sapere che migliaia di lombardi hanno compreso ed apprezzato il mio lavoro in questo lungo periodo mi ha commosso profondamente. Io ho gestito questa situazione pazzesca al meglio delle mie capacità e mi commuove riscontrare che i miei concittadini abbiano riconosciuto lo straordinario sforzo compiuto. Guardo l’orizzonte con stanchezza ma anche la consapevolezza di aver rappresentato una speranza…” (Giulio Gallera, FI, assessore uscente alla Sanità in Lombardia, Facebook, 8.1). Sì: che te ne andassi.

Passerotto non andare via/2. “…E in questo momento non posso che ripetere AVANTI SEMPRE A TESTA ALTA” (Gallera, ibidem). Testa? Quale testa?

Con le pezze Arcuri. “Arcuri chiede di andarci piano con le iniezioni. Il commissario spinge la Lombardia a rallentare il ritmo delle somministrazioni” (Libero, 14.1). Ecco chi è stato: è Arcuri che ha frenato Gallera. Dunque, per favore, richiamatelo subito in servizio. Ché già ci manca.

Parametri. “Adesso il governo riveda i parametri. Per il Cts non eravamo tra le aree critiche” (Attilio Fontana, Lega, presidente Regione Lombardia, Corriere della sera, 17.1). Giusto: apriamo la Lombardia e chiudiamo Fontana.

Compagno Mediaset. “Guardo e riguardo queste persone sfilare. Chi sono? Proletari, mi verrebbe da dire. Poveracci poco istruiti, marginali, facilmente manipolabili, junk food e fake news, marionette nelle mani di uno sciagurato li ha usati per il suo potere. È così che si diventa fascisti?” (Giorgio Gori, sindaco Pd di Bergamo, a proposito degli assalitori trumpiani di Capitol Hill, Twitter, 7.1). Se la sinistra sei tu, sì.

L’ideona. “Il governo è ai titoli di coda. E non è questione di poltrone. L’esecutivo si nasconde da mesi dietro Arcuri. Era meglio incaricare subito Bertolaso” (Roberto Giachetti, deputato Iv, La Verità, 11.1). Uahahahahahah.

È fatta. “Così la crisi può aiutare Renzi a tentare la scalata alla Nato” (Domani, 11.1). Dove non riuscì il Patto di Varsavia, riuscirà lui.

Bei tempi. “Fake news e torbido spionaggio. Mattarella sotto tiro. Un motivo è da cercare nella scarsa autorevolezza della nostra intelligence di cui Conte ha le deleghe” (Claudia Fusani, Riformista, 12.1). Non ci sono più gli autorevoli Pollari&Pompa di una volta.

Le solite scuse. “La vera svolta sarebbero le elezioni. Ma ogni scusa è buona per evitarle” (Paolo Mieli a La Verità, 16.1). Tipo la Costituzione.

Il titolo della settimana/1. “Briatore: ‘Bravo Matteo! Serve gente competente’” (Giornale, 15.1). Sono soddisfazioni.

Il titolo della settimana/2. “La guerra di Renzi inizia dalla prescrizione” (Il Dubbio, 16.1). Infatti s’è prescritto lui.

Il titolo della settimana/3. “I 100 anni del Pci. Il comunismo nato nel sangue vive nel Pd” (Marcello Veneziani, La Verità, 17.1). Magari.