Come può una emozione, uno stato d’animo, un sentimento di rabbia  o di gioia influenzare la nostra Postura?

E, quindi, consentirci un percorso inverso, cioè dalla postura risalire alla specifica spinta emozionale. Come avremo modo di approfondire in uno dei prossimi articoli, gli studi di neuroscienze ci hanno permesso di localizzare nel nostro sistema nervoso il punto preciso dove nascono le emozioni. E’ una struttura denominata Insula, facente parte del Cervello Limbico. Gli altri due cervelli (secondo  il neurofisiologo MacLean) sono il rettiliano, sede dei nostri istinti ed il neocortex, tipico dell’Homo Sapiens, il più  giovane e sede delle nostre funzioni mentali. In particolare, nell’INSULA ci sono alcune cellule speciali, dette Neuroni Specchio, da cui partono le spinte emotive. Queste, prima di dare il loro effetto con contrazioni specifiche dei muscoli mimici, devono compiere un percorso molto complesso passando addirittura per l’apparato digerente. Infatti, è noto che, per esempio, una emozione di paura coinvolge la regione addominale. Ad ogni emozione, dunque, corrisponde una precisa modalità di contrazione dei muscoli mimici.Questi sono sempre gli stessi è il loro modo di contrarsi che cambia.

Le spinte emotive , però, non solo coinvolgono la nostra mimica ma vanno a stimolare un gruppo di cellule (sempre Neuroni Specchio) che hanno il compito di interpretare gli atteggiamenti posturali degli altri. Così, una emozione di paura di fronte ad un evento eccezionale, determinerà sia la espressività del viso, ma anche la nostra postura. In questo complesso circuito nervoso si immette l’olfatto. Via olfattiva che nasce nella parte profonda del naso. Per questo motivo l’olfatto gioca un ruolo molto importante per la nostra vita affettiva,  socializzazione, accoppiamento  e, negli animali, anche individuazione del proprio territorio.

Ma quali sono i fattori da prendere in considerazione nella lettura di un atteggiamento posturale?

  • Tipo di atteggiamento psicologico. Di fronte alla stessa spinte emotiva (paura, per esempio) non tutti reagiamo allo stesso modo, sia come facies, che come postura.

  • Fattori Genetici. L’esempio più banale può essere determinato dal modo di camminare di un padre ed un figlio.

  • C – Ambiente. Può essere facilitante o inibente.

  • Fattore etnico. Lo stesso gesto può avere significato diverso nei diversi popoli.

  • Involontarietà. Gli atteggiamenti posturali e mimici  conseguenti ad una emozione sono incontrollabili. Ma gli attori  possono intervenire con la loro volontà.

*già Professore di Anatomia Umana II Università di Napoli- Morfopsicologo