IL TUO CORPO PARLA di Bartolomeo Valentino*

“Il tuo Corpo parla” è il titolo di un mio libro  pubblicato qualche anno fa,edito da Cuzzolin.I concetti  espressi in questo articolo  sono tratti proprio da questa pubblicazione . Fatta  una tale premessa,diciamo subito  che l’uomo è stato costretto ad affrontare, per la sua sopravvivenza,  l’uscita da uno stato di isolamento e riconoscersi in un gruppo(con un capo-branco),così come si verifica in tanti animali. Ma come può avvenire tutto questo? Imparando a comunicare. Nelle prime fasi dell’evoluzione dell’uomo la comunicazione era solo di tipo gestuale. Successivamente, si è arricchita del linguaggio parlato. Ad evoluzione avanzata  (con l’Homo Sapiens)sono subentrate altre forme di linguaggio. Così più facilmente si è potuto difendere dal nemico,attaccarlo, decifrare la sua mimica o anche la postura, ovvero la posizione del corpo nello spazio,il suo sguardo,il tono della voce,il ritmo del respiro,riuscendo a comprendere , da piccoli contrazioni involontarie, se mentiva o meno. Tutti questi citati sono  un gruppo di linguaggi extraverbali,denominati anche vitality forms,ovvero forme vitali,altrettanto importanti  quanto quello verbale. E grazie a tali nuove modalità di comunicare  sono state poste le basi per le  relazioni sociali ed interpersonali.

Purtroppo, con l’Epidemia  in atto, tutti i meccanismi a cui accennato,sono saltati. Colpa delle mascherine,dell’isolamento,della paura ed incertezza del futuro. Ormai non riusciamo più  a programmare il futuro, né per noi né per i nostri figli o nipoti. Siamo piombati in un disorientamento totale molto pericoloso.

Tuttavia, dobbiamo assolutamente reagire con tutte le nostre energie. Abbiamo bisogno di un reset per abbandonare taluni valori,non più attuali, e cominciare tutto daccapo per costruire una Società più adatta alle nuove esigenze sopraggiunte,a comportamenti rinnovati.In sintesi di un UOMO NUOVO. E’,indubbiamente, una sfida epocale. Bisogna accettarla in quanto imposta da ragioni estranee alla nostra volontà;altrimenti rischiamo di avviarci verso un baratro. Ma quali sono gli strumenti in nostro possesso per iniziare  questo cammino?Sono la conoscenza di questi linguaggi extraverbali,affinandoci  tutti  nella loro decifrazione. Il rischio  è che gli avvenimenti    ci spingono in una strada fuorviante e si fa avanti il capo-branco di turno,pronto a trasformare la relazione empatica interpersonale in SUGGESTIONE,che significa  assoggettamento ed ubbidienza cieca.E sarà la fine.

*già Professore di Anatomia Umana II Università di Napoli-Morfopsicologo