Il Lanciatore di Donne di Jennà Romano

La storia di un ragazzo di provincia alla costante ricerca del proprio posto nel mondo che affida alle corde di una chitarra i suoi sogni. Il ritratto intimo di un uomo che ha consacrato la sua vita alla musica. Il libro con album del compositore e musicista Jennà Romano, «Il lanciatore di donne e altri racconti. Nove storie da sentire e nove canzoni da leggere» (Edizioni Spartaco), è un viaggio letterario in cui si fondono note e parole: a ogni racconto si accompagna un brano da ascoltare e scaricare attraverso QR Code o link. E DOMENICA 2 AGOSTO, alle ORE 21, con INGRESSO GRATUITO, nella corte di PALAZZO BENUCCI, in via TARI 30, a Santa Maria Capua Vetere (Ce), nell’ambito della rassegna “Racconti di una notte di mezza estate” organizzata da @[1925869981008821:69:TEATRO FABBRICA OLA’], con la direzione artistica di Rino Della Corte, Jennà Romano userà la voce per raccontare e cantare, accompagnato stavolta in questa narrazione in musica, dal pianista, cantautore e insegnante Antonio Del Gaudio. A conversare con i due artisti, Tiziana Di Monaco di Edizioni Spartaco.

IL LIBRO

L’heavy metal della sua infanzia erano i rintocchi dei martelli nella bottega di mannese del nonno: echi striduli, vibrati, ferrosi, come le distorsioni di Hendrix. Quei giorni odoravano di fagioli, bolliti nel retrobottega della merceria della madre, un profumo misto all’aroma di caffè. Un tempo che sapeva di estate, di terra e sudore, di galoppate selvagge in sella a una vecchia bicicletta senza freni. «In certi momenti l’immobilità di quei colori riaffiora, è una pianta rampicante che velocemente si fa strada, e io resto pietrificato come una colonna quando penso a quante cose non torneranno». A quante persone non torneranno. E l’amore. Malinconico come una ballad, dirompente come un assolo di chitarra elettrica, profondo e vellutato come il tocco di un basso, Il lanciatore di donne e altri racconti è un libro composto come musica, da leggere come uno spartito. Jennà Romano ci mette se stesso come sul palco: ogni battuta è una scena, ogni rigo è uno spaccato di vita vissuta, il refrain sono i ricordi popolati di volti cristallizzati, un pezzo palpitante della sua sensibilità di artista. Nove storie che trovano, nella scrittura di Romano, due forme per esprimersi: canzoni e racconti.