OMICIDIO SERENA MOLLICONE – 

PROCESSO

Prepariamoci a un processo senza prove, pieno di illazioni, congetture, pettegolezzi e forzature dichiarative nate dal “si mormora…” e dal mare di fango fatto traboccare da chi, per fare carriera, scoop ed audience, ha strumentalizzato, sfruttato, ampliato e direzionato il dolore delle famiglie Mollicone e Tuzi, con lo scopo intermedio di “andare a processo e… continuare a galleggiare”.

 Un mare di fango che ha ammorbato l’opinione pubblica per anni e che ormai ha fatto insinuare il sospetto nella mente degli italiani: quasi tutti sono falsamente ed erroneamente convinti – grazie al veleno della vipera – che Serena Mollicone sia entrata in caserma quella mattina, che la porta della caserma sia l’arma del delitto, che la famiglia Mottola sia colpevole, che esista la Spectre della caserma di Arce… quindi, sentenza già (quasi) scritta!

 Denunciamo, altresì, che alle variegate e fallaci tesi dell’accusa e delle parti civili siano stati dedicati articoli, interessi, spazi e bellissime parole con creazione di miti e di eroi, mentre alle tesi dure e precise della difesa solo qualche pensierino pieno di condizionali e di dubbi. Addirittura abbiamo assistito a testate giornalistiche che sono diventate i “difensori d’ufficio” degli errori degli Inquirenti. In tal modo sono stati offesi i principi di presunzione d’innocenza, di parità delle parti processuali, di oggettività della notizia, della par condicio e dell’imparzialità.

Attendiamo il processo con la speranza che il “fango mediatico” e il “sonno della Ragione” siano spazzati dalla Logica, dalla Scienza e dal Diritto: a noi interessa trovare “il colpevole”, non “il colpevole di turno”.

 Non si dimentichi che fummo noi a fare assolvere il “primo mostro di Arce”, il carrozziere Carmine Belli, che venne incarcerato e processato perché ingiustamente accusato dell’omicidio di Serena… e poi assolto.

Prof. Carmelo Lavorino Coordinatore del Pool di Difesa della Famiglia

 Questo è quanto ci ha dichiarato il criminologo Prof. Carmelo Lavorino all’indomani della decisione di rinviare al giudizio della Corte di Assise i presunti colpevole tutti accusati dell’omicidio di Serana Mollicone.