Covid e Bocca di rosa

 Una prostituta peruviana ricoverata a Foligno con i sintomi del virus ha trascorso le settimane dell’incubazione a Modica, nella Sicilia Sudorientale, esercitando in un appartamentino di zona San Paolo. Il sindaco di Modica ha fatto appello ai suoi clienti, chiedendo loro di effettuare i test. Vogliamo sperare che l’alto invito non rimanga disatteso. Ma se l’esame desse esito positivo? Le autorità sanitarie, con un sadismo giustificato dall’emergenza, hanno ricordato che in tal caso i congiunti dei contagiati dovrebbero esserne messi al corrente. I clienti di Modica si troverebbero di fronte a un atroce dilemma: tacere la situazione ai familiari, mettendo a repentaglio la loro salute, o comportarsi da cittadini adulti, maturi, responsabili, mettendo a repentaglio la propria incolumità. La scelta è difficile, ma ineludibile: comportarsi da cittadini adulti, maturi, eccetera. Cioè guardare la moglie negli occhi e dirle tutta la verità.

 Bè, non proprio tutta: «Cara, sai chi frequentava quella signorina col Covid di cui si parla tanto in città? Un mio amico, e accidenti a me che ho passato mezz’ora al bar con lui senza la mascherina e mi sono beccato il virus, così adesso bisogna che faccia il tampone anche tu». Naturalmente andrebbero prese alcune precauzioni. L’amico dovrà essere disposto a reggere la parte con discrezione e perseveranza. Ma soprattutto dovrà essere single, altrimenti convincerlo a immolarsi per la Patria potrebbe venire a costare una fortuna.

 

Fonte: Il Corriere della Sera di Massimo Grivellini