LA PROCURA CHIEDE OTTO ANNI, ASSOLTO
Cadute tutte le accuse nei confronti di Francesco Scandolara, complice in concorso con C.S. ,
per il quale si è proceduto separatamente, di diversi reati perpetrati nei confronti di. L.F., tra il
febbraio ed il Maggio del 2017.
Lo Scandolara era stato rinviato a giudizio per i reati di estorsione , sequestro di persona,
maltrattamenti, minacce e lesioni ai danni della convivente di C.S., F. L., allorquando gli stessi
alloggiavano presso la sua abitazione di Caserta.
Tra le accuse rivolte allo Scandolara vi era anche l’estorsione di continue somme di denaro ai
danni della F., nonché il sequestro di persona, accuse cadute anche grazie alla testimonianza
della stessa F.L. , la quale aveva nel corso dell’istruttoria ammesso, su sollecitazione delle parti,
che alcune circostanze erano dalla stessa F.L. state aggravate per consentire l’arresto dello
Scandolara e del convivente.
La difesa , egregiamente rappresentata dall’avvocato Pierluigi Grassi, dello Studio associato
Forensis, nel corso dell’istruttoria, dal canto suo, anche grazie all’audizione di numerosi testi a
discarico, riusciva a dimostrare, non solo le gravi patologie psichiatriche cui era affetta la persona
offesa, ma anche l’estraneità ai fatti dello stesso Scandolara, attese le numerose incongruenze
emerse nel corso del dibattimento.
Tuttavia, nella giornata di ieri, il pubblico ministero reiterava le accuse nei confronti dello
Scandolara, ritenendo comunque attendibili le dichiarazioni della persona offesa e per l’effetto
chiedeva la condanna alla pena di anni 8 di reclusione per tutti i reati ascritti in contestazione.
All’esito della camerale, la seconda sezione collegio a) del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere,
nella persona del Presidente, dott.ssa Stravino, emetteva la sentenza di assoluzione per lo
Scandolara, revocando altresì la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa