Disinformazione online, Agcom: le elezioni europee non interessano, primeggia la cronaca

A marzo e aprile di quest’anno la disinformazione online mostra una preponderanza di contenuti dedicati alla cronaca, che insieme alla politica copre la metà del totale. E risulta rilevante il peso della disinformazione scientifica, pari al 17%. Lo spazio dedicato all’informazione sulle elezioni europee continua a essere poco e anche fra i siti di disinformazione l’incidenza del tema Europee 2019 non arriva all’1%. Insomma: poco è lo spazio dedicato alle prossime elezioni del Parlamento europeo, sia dal sistema informativo sia da siti e social di disinformazione.

È quanto emerge dal terzo numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online pubblicato oggi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom). Nel secondo bimestre 2019, dice l’Agcom, la disinformazione online complessivamente prodotta in Italia mostra un andamento pressoché costante rispetto al periodo gennaio-febbraio. Nel periodo che precede le prossime elezioni europee, l’ammontare medio di disinformazione online assume valori decisamente inferiori rispetto a quelli registrati nel periodo precedente alle politiche del 2018. A marzo e aprile 2019, i contenuti di disinformazione si concentrano principalmente su fatti di cronaca (38,2%) che, insieme a quelli di politica (11,8%) costituiscono la metà del totale. Da notare che sui siti di disinformazione l’incidenza degli articoli che trattano direttamente il tema delle elezioni europee ad aprile è stato di poco superiore all’1%.

 

Ammonta al 7%  la disinformazione sul totale dei contenuti online prodotta nel giorno medio, dice ancora l’Osservatorio Agcom. Nell’ambito generale dell’offerta di informazione, primeggia la cronaca, che riguarda circa un quarto dei contenuti informativi, mentre l’incidenza di politica ed esteri è pari complessivamente al 16% (ma gli esteri coprono solo il 3,6%). L’Agcom rileva la “perdurante carenza di informazioni su argomenti di carattere scientifico”. Guardando invece alla ripartizione dell’offerta di disinformazione online, la cronaca copre il 38,2%, scienza e tecnologia il 17,1%, lo spettacolo il 15,4%, la politica l’11,8%. C’è insomma un’abbondanza di contenuti di disinformazione relativi a fatti di cronaca.

 

Nel secondo bimestre 2019 lo spazio dedicato all’informazione sulle elezioni europee, anche se con un andamento in crescita, rimane al di sotto dell’1,5% del totale. Per siti e pagine social di disinformazione, l’incidenza dell’argomento “elezioni europee” non arriva all’1%, con una percentuale piccola ma in aumento. In media, insomma, c’è poco spazio dedicato alle elezioni europee sia dalle fonti di informazione che di disinformazione fra marzo e aprile 2019.

 

Ancora, l’analisi del testo di tutti gli articoli prodotti dai siti di disinformazione evidenzia l’emergere di 4 principali tematiche, quali politica e affari di governo; cronaca nera e giudiziaria; medicina e salute; meteo. Sono argomenti divisivi e di forte impatto emotivo. Tra i temi di rilevanza europea individuati da Eurobarometro, la disinformazione online riguarda soprattutto criminalità e disoccupazione, mentre sul totale diminuisce l’incidenza dell’immigrazione. La criminalità, che costituisce l’oggetto del 10% dei contenuti fake, si conferma la tematica più trattata non solo dai siti ma anche dalle pagine/account social di disinformazione. Seguono la disoccupazione (7%) e l’immigrazione (6%). Nel secondo bimestre dell’anno i temi principali di disiformazione sono politica/governo, cronaca nera e medicina/salute.