Tanto rumore per nulla.

Nota  dell’avvocato Enrico Cellini

 

Sono stato invitato presso un locale di Gaeta nella serata del 26.3.2019 alla presentazione del libro “La Casalese”, da cui è stato tratto un film, dall’autrice, Antonella D’Agostino e dalla produzione.

La presentazione si è svolta in maniera strettamente riservata, con personale del locale che impediva l’accesso al pubblico, per evitare ulteriori problemi, considerato il clamore mediatico che la faccenda ha suscitato, clamore che ha portato all’ordinanza prefettizia di divieto di svolgimento presso il locale precedentemente scelto.

La serata si è svolta rispettando, ovviamente, tutti i canoni normativi e le disposizioni del TULPS: trattandosi, infatti, di evento privato senza la possibilità per il pubblico di partecipare, lo stesso non necessitava di richiesta di autorizzazione.

All’evento hanno partecipato gli attori protagonisti del film ed alcuni giornalisti del napoletano e, soprattutto,  un magistrato del Tribunale dei Minorenni.

Durante la presentazione gli ospiti hanno discettato circa la censura preventiva che, a mio modo di vedere, è letale quando si tratta di opere artistiche ( senza dilungarci sul diritto di manifestazione del pensiero con considerazioni che ritengo ovvie ).

Gli ospiti si chiedevano retoricamente se viviamo ancora in uno stato democratico e libero.

Poi, a proposito del contenuto del libro ( e del film ) abbiamo “scoperto”( ……………) che lo stesso narra la storia di una madre che cerca di salvare il proprio figlio, senza nessun riferimento alle origini dei casalesi e/o all’operazione Spartacus.

Le stesse considerazioni, tuttavia, le farei anche se il libro avesse narrato le gesta della camorra tipo “Gomorra”…….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Segue il comunicato  per conto Roxyl Music Art & Show Srl di Angelo Bardellino

in relazione agli articoli pubblicati sui giornali e sui siti web concernenti la presentazione del film tratto dal libro della D’Agostino, meglio nota come ex moglie di Vallanzasca,  per conto della società Roxyl Music Art & Show di Angelo Bardellino, vi rimetto il presente comunicato per stigmatizzare il provvedimento del Prefetto di Latina volto ad impedire la suddetta presentazione.

Il provvedimento sarà oggetto di impugnazione avanti il TAR del Lazio, essendo illegittimo ed, oltretutto, notificato ad un soggetto non legittimato e non all’effettivo legale rappresentante.

In relazione al “curriculum” di Angelo Bardellino, preciso che lo stesso non è mai stato condannato per l’appartenenza a nessuna organizzazione criminale e nè, tantomeno, per associazione di stampo camorristico; non ha mai riportato condanne aggravate dal metodo mafioso e nessuna indagine lo hai mai visto coinvolto per fatti di sangue.

Ovviamente, le sentenze del Riesame, del Tribunale e della Cassazione sono a disposizione.

La condanna relativa all’operazione denominata “Formia connection” per fatti risalenti al lontano 2004 è sub judice, in quanto la Suprema Corte di Cassazione deve ancora pronunciarsi sulla sussistenza del reato di estorsione ( semplice e non aggravata dal metodo mafioso ), ipotesi basata su dichiarazioni di un tossico poi ritrattate: comunque, aspettiamo il vaglio dei giudici di legittimità

Nel corso dello stesso processo è caduta l’accusa di associazione a delinquere e voto di scambio.

Con la sua società operante da 8 anni ha prodotto spettacoli in mezza Europa; ha trattato con politici di livello in Ungheria, Romania e Russia. In Italia ha collaborato per la trasmissione “The Voice” e con cantanti conosciuti a livello internazionale.

Bisogna poi precisare che il libro della D’Agostino non contiene riferimenti alla storia della camorra o a circostanze che possano ricondurre a riferimenti  come estorsioni, fatti di sangue e quant’altro.

Si tratta semplicemente di una storia d’amore, tratta da un fatto realmente accaduto, di una madre che cerca di salvare il proprio figlio minore.

Il titolo “La casalese”, oltretutto indicato prima dell’intervento della società di Bardellino, è ingannevole: il libro, si ripete, non narra la storia dei casalesi.

La società Roxyl Music & Show è intervenuta successivamente per la realizzazione del film, già quasi ultimato, con una produzione al 25% con altra società, non scegliendo il titolo e senza influenzare il soggetto e la storia narrata.

Mi chiedo: acquistare diritti di un libro e commercializzarli è reato? La riabilitazione è solo scritta nella nostra Costituzione oppure è un principio sacro che vale per tutti?

Angelo Bardellino è padre premuroso di una minorenne: merita rispetto come tutte le persone che vivono per i propri figli.

Avv. Enrico Cellini